Un desiderio chiamato centro sportivo

Sono pochi i club che possono permettersi una struttura di proprietà. Anche in serie A

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città-di-ascoliTanti lo sognano, molti lo annunciano. Ma pochi lo realizzano per davvero. Stiamo parlando del centro sportivo di proprietà.

L’Ascoli Picchio lo ha inserito fin dal principio tra le sue priorità. Una serie di complicazioni, anche burocratiche, ne hanno pesantemente rallentato l’acquisizione. Dopo la valutazione di tre aree circostanti, alla fine si è tornati al punto di partenza. Al Centro Sportivo “Città di Ascoli”. L’intermediazione dell’amministratore unico Cardinaletti con la società Medioleasing, proprietaria dell’impianto, è finalmente andata a buon fine. La settimana scorsa presso lo studio notarile Castallo è stato sottoscritto l’atto preliminare di acquisto. Ora serviranno ulteriori mesi (quattro presunti) e investimenti (almeno 2,5 milioni stimati) per renderlo nuovamente disponibile.

Poter concentrare prima squadra e settore giovanile in un’unica ubicazione è molto importante. Non solo da un punto di vista logistico, ma anche da quello organizzativo e della prevenzione degli infortuni, evitando l’alternarsi di terreni di gioco differenti. Affiancarli alla prima squadra è il miglior modo di far crescere i propri giovani.

Ma l’utilizzo di un centro sportivo proprio non può essere dato per scontato. Basta darsi un’occhiata intorno per verificare che poche società possono permetterselo. Con la new entry del Frosinone lo scorso gennaio, sono solamente cinque le società cadette annoverabili nel club. Insieme ai ciociari ci sono Novara, Pro Vercelli, Spezia e Vicenza.
Cesena, Brescia, Spal, Trapani e Salernitana utilizzano impianti di qualità, ma di proprietà comunale. Il Pisa da qualche mese sta usufruendo di un nuovo centro appartenente all’Università. L’Hellas Verona è in trattativa col Comune per la costruzione di una struttura privata, la Ternana ha in tasca un progetto già approvato ma di cui da tempo non si hanno più notizie.
Guardando al piano superiore, ossia in serie A, la situazione non è poi tanto migliore. Solamente Juventus, Roma, Atalanta, Empoli e Chievo possono fregiarsi di centri sportivi di proprietà. Milan e Inter usano strutture fantastiche, ma per cui pagano lauti affitti.

1 Commento

  1. Issac 7 agosto 2016 at 21:43

    Alla faccia di chi fa tanto il manager sui social. Io capisco quanto siamo fortunati

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