Un Ascoli operaio spazza via il Modena

Cacia protagonista: doppietta ed espulsione provocata. Tre mattoni per la salvezza

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ascoli modenaUn altro mattone da tre piuttosto pesante. E l’Ascoli viene piano piano costruendosi la sua salvezza. L’impalcatura l’aveva già tirata su l’ingegner Francesco Marroccu con un grande mercato di gennaio. Poi il capo cantiere Devis Mangia e una squadra finalmente operaia hanno fatto il resto. Superare il Modena al Del Duca ha un significato enorme. Perché è un risultato arrivato senza tre pilastri. E senza nemmeno Dimarco, fermato dalla febbre in mattinata. Perché è il quinto risultato utile consecutivo del Picchio e perché il Modena, più del Como, è una diretta concorrente per la permanenza nella serie cadetta. Al fischio finale, la zona rossa è distante quattro lunghezze. Una vittoria pesantissima.

EMERGENZA E SVANTAGGIO – E pensare che il rimaneggiatissimo Ascoli schierato dal tecnico di Cernusco sul Naviglio prevedeva Cinaglia esterno di centrocampo come soluzione d’emergenza. Non solo. Né il trio di difesa (Del Fabro, Canini, Mitrea), né il trio di centrocampo (Bianchi, Addae, Benedicic) aveva mai giocato assieme dall’inizio prima di stasera. E tra l’altro la partita si era messa subito malissimo. Dopo 23 minuti di nulla, Addae la combina grossa dentro la sua area favorendo Luppi. Il 21 ospite scarta il regalo e supera Lanni. Vantaggio emiliano e schiaffo tremendo per la compagine bianconera. La sud, che aveva ricordato al fischio d’inizio Aurora Stella, non abbandona i ragazzi in campo e canta ininterrottamente alla ricerca della scossa. Serve un quarto d’ora per somatizzare (e una clamorosa traversa colpita da Nardini al 35’) ma poi la scossa arriva. Ed è di quelle che girano la partita. La firma è griffata e prestigiosa, Daniele Cacia.

ECCO IL VERO DANIELE CACIA – Corre il minuto 39 e il bomber calabrese viene servito in profondità dal gran filtrante del suo amico Bianchi. Cacia, da attaccante più che navigato, aspetta il contatto con Gozzi prima di calciare e cade in area. Rigore ed espulsione ineccepibili. Ascoli per la prima volta in superiorità numerica in questo campionato e Cacia che firma il pareggio trasformando il quarto penalty stagionale. Davanti ci sono 50 minuti da sfruttare con un uomo in più per colpire e affondare Crespo. Al ritorno in campo la mossa vincente è di Davis Mangia. Si passa al 4-4-2 con Jankto spostato a destra. Lì il ceco diventa devastante. Il gol che arriva al 15’ della ripresa è uno spettacolo. Jakub, giocatore dal futuro lucente, triangola con Bianchi e serve Cacia. Il bomber è di ghiaccio. Aspetta il momento giusto e poi colpisce a giro di sinistro. Due a uno e la sud deflagra di gioia. L’inchino del delantero catanzarese alla curva è da foto ricordo. Lui è venuto qua per farci vivere momenti come questi.

MENO 15 AL TRAGUARDO – Nella mezz’ora finale, nonostante la tensione sia altissima, il Modena non impensierisce mai Lanni. La curva, solidarizza con il Bocia, e si fa sentire fino alla fine. La squadra regge fino al quarto minuto di recupero. Oltre a Cacia, note di merito per le grandi prestazioni di Bianchi e Jankto. Addae dopo l’errore si riscatta. Carpani e Perez danno il cambio in battaglia a uno stremato Benedicic e al killer del match. Adesso si va a Crotone con la consapolezza che fare risultato è assolutamente alla portata. Quattro mesi fa non ce lo saremmo mai nemmeno sognato. Avanti Picchio. Siamo a 15 punti dallo striscione del traguardo. Che di solito è sempre di colore bianconero.

ASCOLI-MODENA 2-1 (primo tempo 1-1)

MARCATORI: 23′ Luppi, 39′ (rig) e 15′ st Cacia

ASCOLI (3-5-2): Lanni;  Del Fabro, Canini, Mitrea; Cinaglia, Bianchi, Addae, Benedicic (38′ st Carpani), Jankto; Cacia (41′ st Perez), Petagna. A disp. Svedkauskas, Doudou, Quaranta, Orsolini, H’Maidat, De Grazia, Iotti. All. Mangia.

MODENA (4-3-3): Manfredini; Aldrovandi, Gozzi, Marzorati, Rubin; Belingheri, Bentivoglio, Osuji (19′ st Crecco); Nardini (34′ st Camara), Granoche (41′ Calapai), Luppi. A disp. Provedel,  Popescu, Mazzarani, Doninelli, Marchionni, Besea. All. Crespo.

ARBITRO: Serra di Torino

NOTE: Espulso al 37′ Gozzi per fallo da ultimo uomo su Cacia, ammoniti Del Fabro, Rubin, Jankto, Marzorati, Perez. Spettatori 5977 (2167 biglietti + 3810 abbonamenti), recuperi 1′ pt + 4′ st

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