Nuovi presidenti, rovesciate maldestre, fratelli calciatori e tanti rossi: ecco il Forlì

Conosciamo meglio i biancorossi avversari del Picchio nell’anticipo di venerdì

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forlìUna giornata importante. Alla vigilia della partita del Del Duca, il 49enne imprenditore Stefano Fabbri ieri è stato presentato ufficialmente come nuovo presidente del Forlì Calcio. La decisione era già stata ratificata due settimane fa, prende il posto di Romano Conficconi, alla guida dei biancorossi dal 2010 quando prese il testimone da Luciano Linari.

NUOVO PRESIDENTE – «In questo primo periodo – ha detto il nuovo patron forlivese – ho cercato di cementare il gruppo ed ho verificato la situazione economica-finanziaria del club. La mia filosofia è quella di non essere schiavi del risultato sportivo. Il nostro obiettivo è la salvezza con i mezzi tecnici ed organizzativi che già abbiamo. Possediamo una struttura valida ed idonea per la categoria». Il Forlì è tornato tra i professionisti nel 2012 e la scorsa stagione si è guadagnato l’accesso alla Lega Pro unica in un incredibile spareggio play out con il Porto Tolle lo scorso 8 giugno. Decisivo il gol al 92’ di Marko Djuric, fratello dell’ex bianconero Milan, ora al Cesena. In campo c’era anche Marco Bernacci che in estate ha poi risolto il contratto col Forlì per accasarsi al Bellaria in Serie D. Il punto più alto della storia della società romagnola è stata la sfida al Milan di Capello in Coppa Italia nel 94. Si giocò a Cesena e i rossoneri si imposero grazie ai gol di Di Canio e Eranio. In quel Forlì c’era anche l’attuale tecnico Roberto Rossi.

MAL DI TRASFERTA – In questa stagione la squadra di Rossi ha finora conquistato 15 punti, di cui 13 in casa al Morgagni e solo 2 fuori casa, i pareggi di Santarcangelo e Grosseto. In trasferta i romagnoli hanno subito 12 gol in 5 partite e non fanno punti dal 26 settembre. Inoltre i biancorossi sono la formazione con più cartellini rossi del campionato, ben 6. Solitamente il tecnico schiera un 4-3-3 con in porta il 31enne Scotti, cresciuto nella Lazio e una carriera spesa interamente tra i campi di Serie C. In difesa giocano come terzini a destra l’ex Rimini, Frosinone e Catanzaro Catacchini e Christian Jidayi, fratello del centrocampista William della Juve Stabia, che al Del Duca sarà assente per infortunio. A sinistra agisce Fantoni, in gol sabato scorso nella vittoria contro il Gubbio. I centrali titolari sono l’esperto Guidi, anche lui ex Frosinone, e Drudi che ad Ascoli non ci sarà causa squalifica così come Pettarin, fermato per due turni dopo l’espulsione nella trasferta di Prato.

CAPITAN CEJAS – Non sarà della partita nemmeno il talentuoso centrocampista Hamlili che nell’ultima partita in un tentativo di rovesciata si è infortunato riportando la frattura scomposta della clavicola sinistra. Una perdita importante a cui Rossi cercherà di ovviare con l’inserimento di Djuric. In mezzo al campo il leader e capitano è l’argentino Cejas, una promozione in B con il Latina due anni fa. Interessante anche il 20enne Tommaso Arrigoni, 12 presenze in A col Cesena nella travagliata stagione 2011-12 in cui fu allenato anche da suo zio Daniele. Anche Leonardo, il figlio dell’allenatore e cugino del compagno Tommaso, fa parte della rosa forlivese ma è un esterno difensivo. Le tre punte sono l’ex Ancona e Samb Docente (76 gol in 14 anni di professionismo e in forte dubbio per venerdì), l’idolo di casa “Micio” Melandri, già 5 gol in campionato, e uno tra Castellani e Forte, questa settimana in Under 20 di Lega Pro. Non è escluso però che al Del Duca il tecnico romagnolo decida di chiudersi e affidarsi a un più abbottonato 5-3-2.

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