Largo, pista, arriva la capolista. All’indomani del suo 116esimo compleanno l’Ascoli fa suo il match di cartello con il Pontedera e vola da solo in testa alla classifica. Dopo 95 minuti di battaglia, i bianconeri, trascinati da una straordinaria curva sud, si prendono tre punti tanto sofferti quanto meritati. Tre punti d’oro. Tanto di cappello al Pontedera, una squadra affiatata, coesa, pratica e ottimamente allenata con in più un Grassi in stato di grazia. Ma che al Del Duca crea poco e non raccoglie niente.

PRIMI 45’ SENZA RETI – Ricci, il portiere dei toscani (schierati a 5 dietro) è costretto subito agli straordinari al 3’ e all’8’ su Mengoni e Altinier. E se la vede brutta anche quando Addae calcia male dal limite e Vettori rischia di mettere nella propria porta. La partenza dell’Ascoli è folgorante, la manovra collettiva è asfissiante. Petrone aveva scelto Giovannini per sostituire Chiricò mentre Pelagatti viene preferito a Mori proprio per meglio contenere lo spauracchio Grassi. La pressione del Picchio scende leggermente a metà tempo ma la squadra di Indiani si limita a un paio di cross tesi in mezzo e un tentativo di Galli dai 35 metri al 29’. Lanni alza in corner poi Altinier, Berrettoni e Mustacchio si fanno vivi ancora dalle parti di Ricci senza pero fare male. L’ultimo brivido del primo tempo è all’ultima azione utile. Staffilata di Giovannini da fuori, Ricci vola e sventa il pericolo.

MUSTA-GOL – Anche  in avvio di ripresa i bianconeri cominciano fortissimo. Altinier va vicino al bersaglio grosso in spaccata, Ricci, impegnatissimo, si oppone sia a Mustacchio al 6’ sia alla sventola di Berrettoni all’11’. La qualità delle giocate è di altissimo livello e il gol arriva inevitabile. Al 15’ Petrone concede una mezz’ora di contesa a Perez richiamando Giovannini. Ascoli a due punte, Berrettoni agisce da trequartista e Mustacchio arretra sulla linea dei centrocampisti. La mossa si rivela azzeccatissima. È proprio l’ex Vicenza al 20’ a fiondarsi sul suggerimento in profondità di Pirrone. Stavolta il numero 11 davanti alla porta è glaciale. Destro chirurgico e palla all’angolino per l’1-0. Liberatoria la sua esultanza per il primo gol in campionato. Gli costa un giallo ma a avercene di ammonizioni così.

ARRIVA LA CAPOLISTA – Al 26’ il Del Duca suda a freddo quando Madrigali devia da due passi alle spalle di Lanni. Dei Giudici annulla per un fuorigioco sulla punizione di Grassi, comunque pericolosissimo. Non sicurissimo nelle scelte (il fallo era inesistente) il direttore di gara pontino che mostra il primo giallo a Carpani per un fallo su Caponi. Decisione dubbia. Il centrocampista ascolano era entrato al posto di Mustacchio e dopo l’ammonizione si divora in contropiede il raddoppio in tuffo a porta spalancata al 37’. A 10 dalla fine Petrone aveva blindato la difesa con i centimetri di Mori ma è di Pelagatti l’intervento decisivo al 42’. Il centrale aretino si immola in scivolata sul sinistro del solito Grassi. Carpani va fuori per doppia ammonizione, l’ultima azione della partita è un calcio di punizione provocato da Dell’Orco. Tutto il Del Duca lo vive col fiato in gola per poi alzare i pugni al cielo quando Berrettoni libera e l’arbitro decreta la fine. L’Ascoli con 20 punti è la nuova capolista solitaria del campionato. E lassù vogliamo restare.

ASCOLI – PONTEDERA 1-0 (primo tempo 0-0)

MARCATORE: 20’ st Mustacchio

ASCOLI (4-2-3-1): Lanni; Avogadri, Pelagatti, Mengoni, Dell’Orco; Pirrone, Addae; Giovannini (15’ st Perez), Berrettoni, Mustacchio (25’ st Carpani); Altinier (35’ st Mori). A disp. Ragni, Gualdi, Margarita, Bangal. All. Petrone.

PONTEDERA (5-3-2): Ricci; Galli, Madrigali, Vettori, Redolfi, Romiti; Della Latta, Caponi, Settembrini (40’ st Paparusso); Grassi, Cesaretti (15’ st Di Santo). A disp. Cardelli, Gherra, Gasbarro, Polvani. All. Indiani.

ARBITRO: Dei Giudici di Latina

NOTE: ammoniti Cesaretti, Madrigali, Mustacchio, Addae. Espulso al 49’ st Carpani per doppia ammonizione. Recuperi 1’pt + 4’st. Spettatori 5060