La differita della diretta

Lieve ritardo del segnale satellitare. Occhi sul maxischermo, orecchio all’interno dello stadio

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screenshot_20161122-085857Tarda mattinata, gli operai sono al lavoro per allestire il maxischermo all’esterno dello stadio Cino e Lillo Del Duca. Grazie all’intermediazione del presidente di Lega Abodi, accogliendo la richiesta avanzata dal sindaco Castelli, Sky aveva infatti concesso il benestare alla trasmissione in diretta di Ascoli-Perugia, tenendo conto dell’eccezionalità dell’evento.
Il popolo bianconero si schiera nel piazzale per vivere un’insolita domenica di passione. Gli ultras si radunano lungo la circonvallazione, raggiungono lo stadio in corteo, sostano qualche minuto sul lato est, il tempo di sventolare i loro vessilli e incitare la squadra in campo per poi raggiungere il parcheggio della tribuna. Dove è possibile scorgere anche Cardinaletti e Abodi, mischiati tra la folla per manifestare la propria solidarietà.
Fin da subito si percepisce qualcosa di anomalo. Dal silenzio surreale del Del Duca si avvertono i fischi arbitrali, che non sono sincronizzati con le immagini che scorrono in sovrimpressione. Il segnale satellitare di Sky accumula infatti un lieve ritardo. Circa 7 secondi, potrebbero sembrare un’inezia ma sono invece un’eternità in uno sport che vive di episodi.
Così giornalisti e accreditati presenti in tribuna (in realtà pochi, visto che l’Ascoli Picchio aveva rinunciato a buona parte dei 100 biglietti messi a disposizione dalla Lega per sponsor e amici) ascoltano il boato dal piazzale quando Perez è già arrivato ad esultare davanti alla panchina, sommerso dall’abbraccio dei compagni. Oppure succede che al momento della sua sostituzione, Guberti esca tra l’indifferenza, per raccogliere i fischi ad personam (in veste di ex) mentre si sta accomodando a sedere di fianco ai compagni.
Nel piazzale prevale lo scoramento collettivo dopo la frittata difensiva che consegna a Dezi la rete del nuovo svantaggio, ma l’esultanza carpita dai presenti in tribuna spinge tutti a rivolgere morbosamente lo sguardo verso lo schermo mentre Felicioli pennella sulla testa di Cacia il cross per il 2-2. Grande delusione dopo il brusìo successivo al netto intervento in area di Volta su Cacia lanciato a rete, su cui l’arbitro Pezzuto ritiene di dover sorvolare. Delusione che poi si trasforma in rabbia davanti al replay dell’azione incriminata.

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