La bellezza dell’imperfezione

Una squadra che vive di alti e bassi ma comunque capace di farsi amare dalla sua gente

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Foto Ascoli Picchio 1898 fc

Foto Ascoli Picchio 1898 fc

Alzi la mano chi non temeva ripercussioni psicologiche dopo l’indicibile patatrac di sabato col Latina. In particolar modo dopo aver subìto gol alla prima occasione utile lasciata all’Entella. La squadra ha accusato il colpo, rischiando più volte il ko, eppure è rimasta in piedi. Riaprendo la gara con una fiammata a fine primo tempo e addirittura capovolgendola in un finale che questa volta sorride ai bianconeri.

Così capita che, sfruttando al meglio il jolly del recupero, in un colpo solo l’Ascoli scacci i fantasmi di sabato scorso e balzi a cavallo della colonna sinistra della classifica. Una graduatoria cortissima che rispecchia un livello generale qualitativamente indirizzato verso il basso, che da un lato perdona qualche pausa di troppo ma dall’altro sconsiglia eccessive distrazioni.

“Non mi appartiene la perfezione, l’errore è stato sempre la mia tentazione”. La strofa scritta e cantata dalla band ascolana La Rua sintetizza alla grande le caratteristiche della squadra a disposizione di Alfredo Aglietti. Una rosa capace di alternare sprazzi di bel calcio a evidenti lacune tattiche, e tutto nell’arco dei novanta minuti. Una squadra infarcita di giocatori interessanti, ma pur sempre giovani e quindi dalle prestazioni inevitabilmente costellate di alti e bassi. Una squadra imperfetta ma comunque capace di farsi amare dalla sua gente.

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