Infortuni, allarme rosso

Quelli muscolari sono troppi per essere una coincidenza, vediamone le cause. Incognita centro sportivo

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InfortunioApparentemente senza fine. La catena di infortuni muscolari susseguitisi in casa bianconera da gennaio è davvero troppo lunga per essere considerata una semplice casualità.

La scorsa primavera l’Ascoli sperperò il corposo vantaggio accumulato sul Teramo anche per l’inarrestabile serie di indisponibili che privò Petrone di pedine basilari per il suo scacchiere.

Lasciando da parte quelli di natura traumatica, si sono registrati diciassette infortuni muscolari di rilevante entità (Mengoni, Cristiano Rossi, Mori, Pirrone, Perez, Mustacchio, Nardini, Barison nella scorsa stagione; Grassi, Giorgi due volte, ancora Pirrone, Carpani, Pecorini, Altobelli, Canini, Antonini) in undici mesi.

A maggio a finire sotto accusa fu il preparatore atletico Andrea Arpili. Ma un approfondito consulto col professor Sassi e lo staff della Juve ne scagionò la preparazione, individuando nell’alternanza della tipologia  dei terreni utilizzati per gli allenamenti (morbido all’Eco Services, sintetico di nuova generazione a Sant’Egidio, sintetico di vecchia generazione al Piattoni di Castel di Lama) la causa di ogni male.
Fu questo il motivo che indusse il club bianconero alla sua riconferma unitamente alla volontà di dirottare il proprio quartier generale sul campo del Casale. Ma lo spostamento rimase tale soltanto nelle intenzioni, perché subentrarono impedimenti di natura organizzativa (capienza spogliatoi, mancanza di palestra) a sconsigliare il trasloco.

Con il problema soltanto rinviato all’arrivo delle prime piogge, che rendono l’Eco Services un autentico pantano.
Ma il numero di malanni muscolari registrati in questo scorcio di stagione è già sufficiente ad accendere una spia rossa, non a caso mister Mangia si è lamentato di essere sempre costretto a spendere cambi forzati anziché tattici.
La settimana scorsa il tecnico per due giorni consecutivi ha dovuto trasferire la sua truppa nuovamente a Sant’Egidio alla Vibrata. Facendo riaffiorare il timore che la situazione possa addirittura peggiorare e lo spettro di un avversario subdolo – quello degli infortuni – da combattere tra le mura di casa propria.
Anche perché nel frattempo – è statistica di TuttoSport di un paio di settimane fa – la nostra consulente Juventus ha collezionato il diciannovesimo infortunio muscolare dall’inizio della propria stagione.

La soluzione al problema sembrava essere stata trovata con l’annuncio dato con soddisfazione dal presidente Bellini lo scorso 19 agosto dell’accordo firmato con la Agostini Vivai per l’acquisizione dell’area da destinare alla realizzazione del nuovo centro sportivo. Un obiettivo inseguito fin dall’insediamento della nuova società e finalmente vicino.
Ma solo per pochi giorni, giusto il tempo necessario affinché il tribunale invalidasse quell’accordo preliminare.
Dopo tre mesi, nessuna nuova su tal fronte.

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