Girone B: dopo 8 giornate l’equilibrio regna sovrano

Ben 16 squadre in 6 punti, la Reggiana al comando con 5 gol, la pareggite della Carrarese

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Indecifrabile. Dopo otto giornate il girone B di Lega Pro rimane ancora di difficile lettura. Non sono ancora emerse le squadre dalla caratura tecnica più elevata mentre le formazioni costruite in fretta e furia continuano a dare battaglia ogni weekend.

GRANDE AMMUCCHIATA – Un dato però è chiarissimo. Finora c’è grande equilibrio, la classifica è eloquente. In 6 punti sono racchiuse ben 15 squadre che diventano 16 se non si considera la penalizzazione della Pro Piacenza. Nel girone A e nel girone B i punti di differenza sono rispettivamente 11 e 12. Una differenza abissale. Un bene o un male per l’Ascoli? Sicuramente un bene perché la squadra ha ampi margini di miglioramento e rimanere attaccati al treno delle prime con il doppio turno casalingo alle porte è indubbiamente una fattore positivo.

MURO GRANATA – La conferma dell’equilibrio che regna sovrano arriva dalla capolista. In testa alla classifica c’è la Reggiana con 15 punti ma con solo 5 gol fatti. Possibile? Sì perché i granata hanno subito 2 sole reti e entrambe nelle prime due giornate di campionato. La porta di Feola è inviolata da ben 593 minuti, un’eternità. L’ultimo a bucarla è stato il dorico Tavares lo scorso 7 settembre. Poi la compagine di Colombo ha raccolto tre vittorie per 1-0 e tre pareggi senza reti. Una squadra non costruita per vincere ma che presenta ugualmente ottime individualità. Più che Ruopolo e Sinigaglia si stanno mettendo in mostra tanti giovani interessantissimi: su tutti i difensori Spanò e Mignanelli, i centrocampisti Bruccini e Maltese e la punta esterna Siega, autore del gol da tre punti ieri a Santarcangelo.

classifica ottava giornata

NESSUNO IMPRESSIONA – Al secondo posto c’è una Spal che battendo l’Ascoli ha trovato le certezze che cercava. Dopo l’avvio shock, Brevi ha confermato la difesa a 3 (o a 5), ha vinto altre due partite e ieri sera è stato fermato 0-0 dal Teramo al Mazza. Gli abruzzesi di Vivarini, al primo pareggio, con 4 vittorie consecutive erano anche stati in testa alla classifica per una settimana grazie al “magic moment” di Lapadula, ora a secco da due partite. Esprimono un buon calcio ma non hanno l’esperienza e i ricambi per rimanere stabilmente ai vertici. L’infortunio di Fiore sarà un bel problema. Rimanendo in Abruzzo, il L’Aquila ha dato la svolta al campionato con l’arrivo di Zavetteri in panchina. Due partite, gli uomini giusti al posto giusto, e due vittorie entrambe per 1-0. La perdita di Perpetuini è pesante ma i rossoblù hanno comunque la rosa per ambire ai play off. Del Pisa sappiamo già tutto. Erano convinti di giocare in Serie B, si sono ritrovati con tutti e due i piedi nella melma della Lega Pro e ora questo campionato lo devono vincere per forza. La vera sorpresa è il Tuttocuoio di mister Alvini (13 punti, terzo posto in classifica e miglior attacco insieme al Prato) nonostante il tecnico si sforzi di ripetere che l’unico obiettivo è la salvezza.

PAREGGITE – Un’ulteriore conferma del fatto che è l’equilibrio a farla da padrone arriva dalla Carrarese. La squadra di Remondina è l’unica imbattuta. Eppure è nella parte destra della classifica. I 10 punti sono frutto di una sola vittoria e ben 7 pareggi. Nel girone C anche Benevento e Salernitana non hanno mai perso ma sono prime a braccetto. Altre tre toscane stanno disputando un buon campionato. Per Silva e il suo Grosseto 11 punti non sono un bottino da disprezzare anche se la vittoria interna manca ai maremmani dal 23 marzo. Stesso punteggio per Pontedera e Pistoiese. La squadra di Indiani forse non è quella dell’anno scorso ma resta sempre temibile e agguerrita. Nelle ultime due giornate ha ripreso due partite a tempo scaduto. Gli arancioni di Lucarelli dopo lo stop con l’Ascoli alla prima giornata, in casa hanno sempre vinto. La qualità c’è, il problema è la continuità.

GIOVENTÙ – Difficile da decifrare il Prato di Esposito. Dopo il pareggio strappato del Del Duca è riuscito a perdere in casa col Gubbio e ieri si è fatto rimontare dalla Pro Piacenza (non c’era Bocalon però). Eppure quell’attacco lì potrebbe fare molto di più, la rosa dei lanieri rimane da primi posti. Prima vittoria esterna per l’Ancona a Forlì, agevolata anche dall’espulsione di Docente. A Savona la società ha confermato la fiducia a Di Napoli ma ieri dopo l’interruzione record per la pioggia è arrivato un altro gol subito nel finale che ha fatto sfumare altri due punti. La Lucchese di Pagliuca e il Gubbio di Acori appaiono troppo giovani per aspirare a qualcosa di più della semplice lotta salvezza. Stesso discorso per San MarinoSantarcangelo Forlì. La Pro Piacenza infine ha iniziato col pesantissimo fardello del -8. L’ha annullato, è ancora ultima, ma ha dimostrato di avere le carte in regola per mantenere la categoria.

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