Finotto condanna l’Ascoli, Ferrara è indigesta

Il rosso a Addae condiziona la partita, arriva la prima sconfitta in campionato

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Spal Ascoli

Benvenuti sul pianeta terza serie. Lo schiaffo di Ferrara forse sarà salutare (o forse no, lo scopriremo più avanti) ma la Lega Pro è questa. Bel gioco e calcio d’attacco vanno a farsi benedire rispetto a grinta, entratacce, difese chiuse a riccio e a tanta malizia e mestiere. Eppure dovremmo averlo ben stampato nella mente dopo averci passato 7 anni infernali dal 95 al 2002.

Invece l’Ascoli cade a Ferrara sotto i colpi di una Spal che, seppure sia una delle squadre più accreditate del girone, decide di affrontare i bianconeri all’inizio con 6-7 uomini sempre a protezione della porta. Alla fine è una tattica che premia anche perché la squadra di Petrone in questa settimana stregata (Tuttocuoio, San Marino e Spal) pare proprio non riesca a concretizzare le 4-5 chiare occasioni da rete a partita create.

SPAL A 5 DIETRO – Anche il San Marino aveva fatto la stessa cosa. Oscar Brevi abbandona il modulo con cui aveva iniziato il campionato e si barrica con una difesa a 5. In realtà il centrale di difesa è Capece che gioca una buona partita spesso rinviando alla viva il parroco. A fare le veci dello squalificato Berrettoni è Chiricò, libero di esprimere tutto il suo estro in mezzo al campo. L’ex Lecce è il primo a rendersi pericoloso e sarà il migliore dei suoi per tutti i 90 minuti. Non convincono invece le scelte di Ruggiero, schierato a destra, e di Gualdi, un passo indietro rispetto alle ultime due apparizioni. Il primo vero pericolo comunque, Lanni lo corre alla mezz’ora. Il suo quasi omonimo Landi, in campo a sorpresa, al 25’ lo spaventa con un bel destro a giro, alto di poco.

ASCOLI PERICOLOSO – Menegatti invece controlla un paio di tentativi di Chiricò e allontana in tuffo un velenoso traversone basso di Ruggiero. Al 31’ il portiere spallino sembra battuto ma sulla conclusione a colpo sicuro di Chiricò, Legittimo si immola in maniera più che provvidenziale. L’Ascoli ora fa girare palla con più costrutto, con pazienza e aspettando il varco giusto per colpire. Nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo è padrone del campo. Al 39’ Menegatti respinge il sinistro di Chiricò dal limite, Perez è in agguato e non ci arriva per pochissimo. Poi Mustacchio col sinistro prova a emulare Landi ma il risultato è lo stesso, mira sbagliata per questione di centimetri. La squadra va negli spogliatoi incitata a gran voce dagli eroici 1000 sostenitori ascolani accorsi in massa al Paolo Mazza.

ADDAE INGENUO – Come successo mercoledì scorso però, a inizio ripresa i bianconeri compromettono la loro partita. Allora non riuscirono ad affondare per piazzare il colpo del ko. Stavolta Addae, fin lì prezioso come sempre, si becca due gialli evitabili in 5 minuti e finisce sotto la doccia al 10’. I padroni di casa che già si erano fatti vivi dalle parti di Lanni con la botta da fuori di Germinale prendono coraggio e il nuovo entrato De Cenco chiama il portierone bianconero a due interventi decisivi. Sul tocco ravvicinato in corsa e sulla mezzarovesciata da angolo il numero 1 risponde presente. Ma subito dopo l’Ascoli potrebbe addirittura passare in vantaggio con Carpani, subentrato per ovvi motivi dopo l’espulsione di Addae. Menegatti respinge il diagonale del centrocampista, Perez si avventa sulla ribattuta ma ancora una volta è monumentale Legittimo nel salvataggio disperato.

FINOTTO INGRESSO VINCENTE – A 12 minuti dalla fine la Spal però passa. Il guardalinee segnala un fuorigioco inesistente ai bianconeri. Gli emiliani ripartono sulla destra e Finotto (cambio vincente di Brevi) anticipa di testa Cinaglia battendo l’incolpevole Lanni. Appena subita la mazzata e in inferiorità numerica la squadra di Petrone dimostra comunque di essere viva. Perez spizza una palla di testa verso la porta. La parabola sarebbe perfetta se Menegatti non ci arrivasse per l’ennesima volta. Con Bangal l’Ascoli prova l’arrembaggio, il finale è convulso. L’arbitro sorvola su un tocco di mano in area spallina, Carpani sfiora il pareggio in acrobazia. Mori sale a fare il centravanti, all’ultimo minuto viene abbattuto al limite dell’area ma il mediocre Cifelli concede punizione alla Spal. Prima sconfitta in campionato. L’imperativo è rialzarsi subito calandosi appieno nella realtà di questa dura, difficilissima Lega Pro. L’obbligo di arrivare primi lasciamolo ad altri.

SPAL – ASCOLI 1-0 (primo tempo 0-0)

MARCATORE: 33’ st Finotto

SPAL (5-3-2): Menegatti; Ferretti, Gasparetto, Capece, Legittimo, Rosina (22’ st Finotto); Landi, Togni, Filippini (39’ st Gentile); Germinale, Fioretti (15’ st De Cenco). A disp. Albertoni, Aldrovandi, Bellemo, Di Quinzio. All. Brevi.

ASCOLI(4-2-3-1): Lanni; Cinaglia (36’ st Bangal), Mori, Mengoni, Avogadri; Gualdi, Addae; Ruggiero (12’ st Carpani), Chiricò, Mustacchio (22’ st Pirrone); Perez. A disp. Ragni, Cristiano Rossi, Giovannini, Altinier. All. Petrone.

ARBITRO: Cifelli di Campobasso

NOTE: Espulso Addae al 10’ st per doppia ammonizione, ammoniti Mori, Legittimo, Germinale, Avogadri, Filippini, Togni, spettatori 4416, angoli 10-3, recuperi 1’ pt + 5’ st

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