Eccoci di nuovo bambini

Una seconda giovinezza. Ormai provati da anni intrisi di mancanza di rispetto ed episodi umilianti, capaci di frustrare salvezze miracolose da tramandare ai posteri, non pensavamo di poter rifiorire e, soprattutto, di farlo così in fretta. Ci stavamo gradualmente spegnendo, arrendendoci all’idea che la nostra passione fosse fagocitata dall’odiato calcio moderno e tratta in ostaggio…

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Ascoli Grosseto Lega Pro Prima Div. Gir. B 2013 2014Una seconda giovinezza. Ormai provati da anni intrisi di mancanza di rispetto ed episodi umilianti, capaci di frustrare salvezze miracolose da tramandare ai posteri, non pensavamo di poter rifiorire e, soprattutto, di farlo così in fretta. Ci stavamo gradualmente spegnendo, arrendendoci all’idea che la nostra passione fosse fagocitata dall’odiato calcio moderno e tratta in ostaggio da chi pensava di approfittarsene. Invece, siamo ancora qua. Di nuovo bambini. Rieccoci ad attendere con trepidazione l’arrivo della domenica, con il gusto di vivere una giornata di solo calcio. Con la voglia di mangiare un boccone in fretta per raggiungere gli amici su quei gradoni.

La mano tesa dal dottor Bellini e dai cavalieri della Tavola rotonda ci ha restituito il bello del calcio. Finalmente si torna a parlare di campo, di calcio mercato, di trattative più o meno segrete, di tattiche. Finalmente si torna allo stadio con il gusto di andarci. L’Ascoli è l’Ascoli, e lo è sempre stato, ma è inutile negare che per molti di noi recarsi al Del Duca negli ultimi tempi era più un’abitudine che un piacere. Adesso invece è tornato ad esserlo, e poco importa che questo finale di campionato abbia poco da offrirci in termini di classifica. Abbiamo tanto entusiasmo da spendere, la fiamma ardeva sotto la cenere ed è tornata a sprigionarsi in tutta la sua interezza.

Ieri, dopo il triplice fischio finale dell’arbitro Dei Giudici, si è liberata l’esultanza della squadra bianconera, accorsa in massa a festeggiare la vittoria insieme alla curva Sud, ringraziandola per il sostegno incessante e incondizionato. Un’unità straordinaria tra giocatori e tifosi. Come non si vedeva da tempo. Vedendo quelle scene, c’era da chiedersi chi tra le due squadre (Ascoli e Pisa) fosse quarta e chi penultima. L’incoraggiamento della Rozzi è stato continuo, trascinata dal nuovo coro che è entrato prepontemente nella testa di ognuno di noi e non fa altro che ronzarci dentro anche all’indomani.

“Io ti sosterrò fino al novantesimo…”
In realtà c’è un’imperfezione. Sarebbe più corretto dire non “fino” ma “oltre” il novantesimo, visto che ieri infatti lo zoccolo duro della curva ha abbandonato gli spalti più di mezz’ora dopo la chiusura delle ostilità, continuando imperterrito a ritmare i propri cori nonostante l’impianto fosse ormai deserto. Nessuno voleva lasciare il proprio posto, tanta è la voglia di recuperare il tempo perduto.
“Io ti sosterrò OLTRE il novantesimo…”

Stefano Carlini

 

Guarda il rigore di Tripoli e il ruggito della curva Sud
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