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Dirty Soccer: 5 indagati per Teramo-Savona

Dalla Procura di Catanzaro avvisi di garanzia anche per presidente e ds abruzzesi

10 giugno 2015 | 15:50 0 277

dirty soccer inchiesta catanzaro calcioscommesseNuovo capitolo dell’operazione Dirty Soccer avviata dalle indagini della Dda di Catanzaro. La Polizia di Stato ha messo in campo dei decreti di perquisizione con contestuali avvisi di garanzia, ordinati dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, a cinque nuovi indagati. Tra di essi ci sarebbero anche il presidente del Teramo Luciano Campitelli e il ds Marcello Di Giuseppe, e riguardano la gara Savona-Teramo, decisiva per la promozione tra i cadetti della squadra biancorossa abruzzese.

LA NOTA DELLA POLIZIA DI CATANZARO – “Le indagini – si legge in una nota della polizia di Catanzaro – hanno portato alla luce come la dirigenza del Teramo abbia raggiunto tanto risultato dando mandato all’esperto di frodi sportive, Ercole Di Nicola, direttore sportivo de L’Aquila e già indagato nell’operazione ‘Dirty soccer’, affinché combinasse il risultato dell’incontro procurando la vittoria al Teramo”. Secondo gli inquirenti, Di Nicola si sarebbe avvalso “della collaborazione di altri professionisti del calcio”, ovvero l’allenatore del Barletta Ninni Corda, anche lui già sotto indagine, e Giuliano Pesce, collaboratore tecnico del Parma. Gli indagati avrebbero ricevuto 30 mila euro dal presidente e dal ds del Teramo per la combine.

LE POSSIBILI CONSEGUENZE – In base all’attuale regolamento, nel caso in cui la Procura Federale – durante un’estate che si preannuncia caldissima – accertasse il coinvolgimento del presidente Campitelli, il Teramo sarebbe chiamato a rispondere di “responsabilità diretta”. La sanzione prevista sarebbe la “retrocessione all’ultimo posto o l’esclusione dal campionato”, con la conseguente promozione della seconda del girone B. Tecnicamente non si tratterebbe di un ripescaggio ma di una riscrittura della classifica. In chiave Ascoli, significherebbe primo posto per la società bianconera.

 

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