Destro arriva per rimanere: farà parte dell’Ascoli del futuro

Il mister farà parte della società anche dopo la fine della stagione

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destro lovatoASCOLI – «Saremo seri, chiari e ambiziosi». Così, con poche ma concise parole, il direttore generale Gianni Lovato ha voluto presentare il nuovo allenatore dell’Ascoli Flavio Destro. Ancora un cambio in panchina quindi con Giordano sollevato dall’incarico nella giornata di ieri e l’arrivo dell’ex difensore bianconero e padre di Mattia, centravanti della Roma.

IN PIANTA STABILE – Destro sarà il tecnico della prima squadra fino al termine del campionato poi rimarrà all’interno della società bianconera con un compito da decidere più avanti. Con tutta probabilità da giugno però ricoprirà l’incarico di secondo affiancando il prossimo allenatore: insomma farà parte dell’Ascoli del futuro. Il nuovo arrivato dal canto suo non ha fatto mistero di essere molto felice dell’approdo – o meglio ritorno – in bianconero.

ASCOLANITÀ – «Non potevo desiderare di meglio – ha detto Destro – Vivo ad Ascoli da 30 anni, devo tutto a questa squadra, a questi tifosi, alla città. Penso di aver raggiunto un grande traguardo, condivido in toto il progetto della nuova società. Ho già visto qualche partita dell’Ascoli quest’anno e stanotte ho studiato il Catanzaro».

PROSSIMA STAGIONE – L’obiettivo è quello di valutare chi dell’attuale rosa potrà far parte del progetto nella prossima stagione come ha ribadito ancora il direttore generale Gianni Lovato. «Ai giocatori ho detto che queste potrebbero essere le settimane più importanti della loro carriera. Noi dobbiamo avere le idee chiare – ha precisato – su cosa va tenuto e cosa va cambiato. Per questo abbiamo scelto Destro, riteniamo sia la persona giusta per la sua serietà, la sua competenza e la sua ascolanità». Spetterà a lui fare le opportune valutazioni: chi rimarrà dovrà dimostrare di avere le giuste qualità tecniche, morali e di attaccamento alla maglia.

ROTTURA – Un lavoro che Giordano non stava portando avanti bene e in sintonia con la nuova società. Questo potrebbe essere uno dei motivi scatenanti che ha portato al suo allontanamento prematuro. Esonero che l’ormai vecchio mister non ha preso affatto bene. Dopo aver parlato in mattinata a una radio romana, il tecnico ha organizzato una conferenza stampa in un hotel del centro cittadino.

MARE DI DIFFICOLTÀ – «Me ne vado esattamente come sono arrivato cioè solo – ha tuonato Giordano – In questi mesi ci sono stato soltanto io. All’inizio non pensavo che potevano esserci tutti questi problemi. Basti pensare che mi contattò Manocchio, mi promise qualche rinforzo, e dopo due giorni si era già dimesso. Quando è tornata a vedersi un po’ di luce mi è stato comunicato l’esonero che non scalfisce comunque il grande amore nei confronti dell’Ascoli e della gente di Ascoli».

CIPRIANI – Ma c’è un altro episodio a rammaricare Giordano. Oggi al Città di Ascoli si è visto l’ex Bologna e Sampdoria Giacomo Cipriani che rimarrà al massimo un altro paio di giorni in prova. Poi Lovato e Destro decideranno di concerto se metterlo sotto contratto o meno. «Avevo fatto il nome di Cipriani ai curatori fallimentari – si sfoga il tecnico – ma mi dissero che non si poteva intervenire. Avevo poi chiesto alla nuova società 2-3 rinforzi e mi risposero che non ce n’era bisogno. Oggi vengo a sapere che Cipriani è ad Ascoli».

FIDUCIA AI GIOVANI – Giordano respinge anche l’ipotesi che il suo esonero possa essere dipeso dal fatto di non aver ascoltato la società nel dare più spazio ai giovani. «Giovannini con me ha giocato titolare contro Barletta e Nocerina e non mi risulta che Scognamillo, Di Gennaro o Iotti siano anziani. La realtà è che io con Lovato ho parlato solo alla vigilia della partita di Salerno e poi ieri quando mi è stato comunicato l’esonero con la motivazione che era già stato scelto l’allenatore della prossima stagione. Sono stato calpestato sotto l’aspetto umano».

Ma ora Giordano fa già parte del passato. Il presente e il futuro si chiamano Flavio Destro, un altro mattoncino su cui si poggerà la ricostruzione dell’Ascoli.

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