Ciciretti, un pieno di entusiasmo

Il colpo ad effetto infiamma la piazza. Conosciamolo meglio

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Foto Ascoli Calcio 1898 fc

Una trattativa condotta sottotraccia, inattesa e annunciata all’improvviso per accendere la miccia. La firma ottenuta dal ds Tesoro sul contratto che legherà Amato Ciciretti all’Ascoli fino al prossimo 30 giugno ha scatenato l’euforia. La curiosità di vedere “el gordo” in azione al fianco di Ninkovic è fortissima. Fantasia al potere.
Ieri ha svolto il suo primo allenamento al Picchio Village, stamattina è stato presentato agli organi di informazione insieme a Chajia e domani potrebbe già esordire al Del Duca – dall’inizio o a gara in corso – con il numero 20 sulle spalle. Un’operazione lampo che ha stupito tutti.
Nato l’ultimo giorno dell’anno 1993 a Roma, Cicero è vissuto alla Magliana. Il padre ha un’impresa edile e, nei suoi progetti iniziali, lo avrebbe voluto a lavorare insieme a lui. Ma non faceva i conti col talento cristallino di Amato. Scoperto da Volfango Patarca, mosse i suoi primi passi nel settore giovanile della Lazio. Salvo poi cambiare sponda nel 2004, ascoltando il richiamo di Bruno Conti e passando alla Roma. Figlio di romanisti sfegatati, è cresciuto col mito di Totti e ha collezionato diversi trofei in ambito giovanile, tra cui lo scudetto Primavera 2010/2011. I suoi primi campionati tra i prof sono stati un lungo pellegrinaggio tra prestiti in terza serie (Carrarese, Aquila, Pistoiese, Messina), al termine dei quali la Roma ha perso convinzione nei suoi mezzi. Ma a rilanciarlo ci ha pensato il Benevento, di cui si è rivelato uno dei principali artefici del doppio salto dalla C alla A. Sue le prime storiche marcature dei sanniti in serie B (contro la Spal) e in serie A (contro la Samp).
Un’altra stellina sul petto è la promozione in A conquistata la stagione passata a Parma, dove in accordo con il Napoli – club titolare del suo cartellino fino al 2023 – ha scelto di ricominciare il campionato attuale, dopo essere stato in ritiro a Dimaro agli ordini di Carlo Ancelotti. Anche a causa di una serie di infortuni muscolari, Ciciretti ha però faticato a ritagliarsi il suo spazio, accettando con entusiasmo di rimettersi in gioco al piano inferiore con la maglia dell’Ascoli.
Intraprendente e imprevedibile, fa di rapidità e agilità i suoi punti di forza. Dotato di un mancino delizioso, predilige dribbling e giocate palle a terra. Nelle ultime stagioni è stato utilizzato come esterno d’attacco a piede invertito, ma sa fare anche il trequartista e Vivarini ha già anticipato che lo vorrà più vicino alla porta.
Caratterialmente lo descrivono come un ragazzo tranquillo, sorridente e di compagnia, a dispetto dell’aspetto da borgataro che gli conferiscono gli oltre 40 tatuaggi che porta addosso.

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