Caso Teramo, il quadro accusatorio

Ricostruiamo la vicenda attraverso i passaggi cruciali dell’informativa

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barAmbraDopo le prime intercettazioni pubblicate sul quotidiano La Gazzetta dello Sport dello scorso 3 luglio, nella giornata di sabato sono filtrate tantissime altre telefonate contenute nel faldone di 59 pagine che la Procura di Catanzaro ha trasmesso all’Ufficio inchieste della Figc in merito alla partita Savona-Teramo. I dubbi sull’avvenuta combine – stando alla ricostruzione degli inquirenti – sembrano ormai essersi dissipati. Andiamo a ricostruire il quadro accusatorio attraverso l’enorme lavoro di Marco Amabili e dello staff di Piceno Time.
I testi in corsivo sono tratti dall’informativa firmata dal direttore della Squadra Mobile di Catanzaro Rodolfo Ruperti.
Le relative intercettazioni e ulteriori stralci dell’informativa potranno essere letti cliccando sul relativo link che vi rimanda al sito www.picenotime.it.


L’ORIGINE DELLA COMBINE

“Il presidente Campitelli e il direttore sportivo Di Giuseppe danno mandato all’esperto di frodi sportive Di Nicola il risultato della partita Savona-Teramo. Di Nicola, ricevuta detta commissione, dapprima attraverso Matteini cercherà di corrompere direttamente, non riuscendovi, due calciatori del Savona. Pertanto, chiuso detto canale, Di Nicola attraverso i suoi complici Pesce e Corda, ma soprattutto grazie all’opera di Barghigiani a corrompere i calciatori del Savona allo stato non identificati al fine far vincere la partita al Teramo. Il compenso pattuito per l’organizzazione ed il buon esito della combine sarà fissato in 30mila euro che il Campitelli dovrà “sborsare” per l’opera dagli indagati che permetterà la realizzazione dell’alterazione della partita in favore del Teramo, facendo sì che detta compagine riesca ad ottenere la promozione nel campionato cadetto con una giornata di anticipo”.

“Il 27 Aprile 2015, a pochi giorni dalla penultima giornata del campionato di Lega Pro, Di Giuseppe contattava il collega Di Nicola, dandogli appuntamento da lì ad un quarto d’ora, a Corano (di Sotto), località in provincia di Teramo. Di Nicola accettava l’invito palesando all’amico il timore che il luogo in cui gli aveva dato appuntamento fosse affollato “..ma ci sta gente la? ci sta la gente? andiamo da un ‘altra parte? ci sta la gente la, andiamo da un ‘altra parte…”. Di Giuseppe, colta la difficoltà dell’interlocutore, lo rassicurava garantendogli che il loro incontro sarebbe stato al riparo da occhi indiscreti”.

http://www.picenotime.it/articoli/8215.html

PROVANO A CORROMPERE DUE CALCIATORI DEL SAVONA

“La mattina dello scorso 29 Aprile 2015 Di Nicola annunciava il suo arrivo a Barletta, entro quella sera stessa, all’amico Riccardo Leone, cui il d.s. de L’Aquila aveva cura di riferire che avrebbe raggiunto la cittadina pugliese in compagnia del direttore sportivo del Teramo, Marcello Di Giuseppe. All’interlocutore il Di Nicola spiegava di “dovere ..fare delle cose…” in Puglia, ossia trattenersi a cena con il mister del Barletta, Ninni Corda, a discutere della frode sportiva in allestimento, a tacer d’altro”.

“La messa in opera della combine rappresentava la prima preoccupazione del Di Nicola in quei giorni, reclutando nella sua organizzazione l’amico Davide Matteini, che lo contattava nel corso della mattinata del 29 Aprile scorso. Il calciatore rendeva conto al d.s. de L’Aquila di quanto aveva fatto e Di Nicola coglieva l’occasione per investire l’amico di nuovi, più importanti, compiti. Al d.s. aquilano bastavano poche, gergali, espressioni per far sì che l’interlocutore capisse quanto doveva, dicendo il Di Nicola al Matteini di avere preso accordi con la dirigenza del Teramo, indicata con una scoperta perifrasi “…io mi son visto con i miei vicini…”, e indicando al complice i calciatori presso i quali doveva intercedere facendosi portatore dell’offerta di combine: CABECCIA (Marco) e MARCHETTI (Alessandro) “Ci interessa CABECCIA e MARCHETTI…”. Il compito che Di Nicola affidava a Matteini era cruciale, dovendo sondare la disponibilità dei calciatori del Savona a rendersi partecipi della frode accettando l’offerta di combine che Di Nicola e i suoi avevano escogitato. Matteini, assumendosi l’incarico che Di Nicola gli affidava, si dimostrava padrone del consueto gergo dietro il quale gli indagati erano soliti mal celare i loro programmi criminali e anticipava l’interlocutore chiedendogli se dovesse formulare l’offerta già espressa altre volte “..due denari… ah? …come l’altra volta?”. Di Nicola replicava informando il complice che la controparte avrebbe ripagato il loro impegno nel combinare la gara tra il Savona e il Teramo dandogli in cambio “…tre denari…”, due dei quali potevano essere offerti ai calciatori perché alterassero le loro prestazioni in campo assecondando i piani di frode di Di Nicola e dei suoi accoliti”.

http://www.picenotime.it/articoli/8216.html

IL COINVOLGIMENTO DI BARGHIGIANI, CONSULENTE DEL SAVONA

“L’indomani (30 Aprile 2015, ndr) proseguiva febbrile la posa in opera della combine da parte di Di Nicola e dei suoi. Il d.s. del Teramo Di Giuseppe, era impaziente di avere rassicurazioni da parte del collega aquilano e lo contattava perché lo aggiornasse sull’organizzazione della frode. Di Giuseppe, di ritorno da un colloquio visivo con il presidente del Teramo Campitelli, si diceva in attesa di notizie da Di Nicola, che doveva sentirsi “…con quello…” non senza spronarlo ad andare avanti “…io adesso sono stato a Campitelli (fonetico), dai Ercole (inc) lunedi’… eh. .. (inc) tutto a posto…”. Il d.s. de L’Aquila raccoglieva la sollecitazione del complice e gli garantiva che lo avrebbe contattato non appena avesse preso accordi con quell’altro, che altri non era che Marco Barghigiani, ds del Savona”.

“Matteini, nella tarda serata di quello stesso giorno, rendeva conto al complice Ercole Di Nicola del risultato ottenuto, portando a termine l’incarico affidatogli dallo stesso d.s. de L’Aquila. Questa volta il gruppo criminale non era riuscito nell’intento di reclutare i calciatori necessari ad alterare il risultato della partita Savona-Teramo. Matteini riferiva a Di Nicola di essersi scontrato con il netto rifiuto opposto dai due calciatore del Savona Cabeccia e Marchetti a prendere parte alla frode sportiva. A dire del Matteini uno dei due calciatori. intuendo le sue intenzioni illecite, aveva declinato l’appuntamento riferendosi sicuramente a Marchetti (quello appellato nelle precedenti conversazioni “il mio paesano”) mentre l’altro, Cabeccia (appellato l’isolano. evidentemente poiché nato in Sardegna, a Sassari) non aveva accettato l’offerta di combine. nonostante l’allertante proposta che il Matteini si era convinto a fare, 50.000 euro quale compenso per falsare le proprie prestazioni sportive. Al netto rifiuto opposto personalmente del calciatore del Savona Cabeccia, Matteini preferiva non insistere avendo paura che il loro intento criminoso potesse divenire di dominio pubblico”.

“L’incarico di combinare la partita di Savona-Teramo in favore di quest’ultima, era stato commissionato a Di Nicola proprio da un dirigente del Teramo e cioè dal ds Di Giuseppe. La prova di quanto appena affermato è la conversazione qui riportata. nella quale Di Nicola rendeva conto a Di Giuseppe dell’incontro tra Matteini e i calciatori del Savona. Di Nicola riferiva al complice Di Giuseppe l’esito negativo della proposta di combine fatta ai calciatori del Savona (“Matteini… semaforo rosso, totale!…), precisando al suo interlocutore che solo uno dei due calciatori si era presentato all’appuntamento e che questi aveva opposto il suo netto rifiuto ( .. Uno non si è presentato e l’altro niente da fare…). I due si accordavano per risentirsi il giorno successivo”.

“Di Nicola, chiusa la conversazione con di Giuseppe, contattava Barghigiani al quale chiedeva alcune conferme (quelle richieste da Di Giuseppe). Il ds del Savona confermava che all’incontro ci sarebbero stati tutti gli interessati e soprattutto che era confermato quanto si era stabilito di persona, ovvero l’organizzazione della combine che certamente non poteva essere disvelato telefonicamente. Di Nicola riferiva al suo interlocutore di “andare avanti” con l’organizzazione cosi come avrebbe fatto lui stesso, precisando che stava andando tutto per il meglio”.

“Di Nicola avute le conferme che cercava, le comunicava immediatamente al suo complice Di Giuseppe. Il ds aquilano riferiva al suo interlocutore che alla “colazione” avrebbero partecipato rutti (lista completa). Di Giuseppe, intanto era in attesa della conferma della partecipazione alla riunione di un altro soggetto non meglio specificato che sarà poi identificato, dalle risultanze intercettive successive, nel presidente del Teramo Luciano Campitelli”.

http://www.picenotime.it/articoli/8226.html

L’INCONTRO DECISIVO AL CAFFE’ AMBRA DI ALBISOLA

“Nella serata del 1° Maggio 2015 Di Giuseppe era in viaggio, insieme al Presidente del Teramo Luciano Campitelli e ad altri due dirigenti, verso Savona dove il giorno dopo la loro squadra avrebbe disputato la partita di campionato. Di Nicola riferiva al complice, in ordine alla combine in esame, che era tutto già organizzato e che gli avrebbe dato conferma dell’appuntamento che comunque si sarebbe tenuto l’indomani mattino, non più tardi delle 10. L’incontro a cui Di Nicola faceva riferimento era quello tra i dirigenti del Teramo e del Savona, tenutosi il 2 Maggio 2015 a poche ore dell’inizio della partita, nel quale gli indagati si accordavano definitivamente per combinare la partita in favore del Teramo in cambio di 30.000 euro, per come si evincerà chiaramente dalle risultanze intercettive esaminate nelle pagine a seguire”.

“A pochi minuti dall’orario concordato per l’incontro che si sarebbe tenuto tra i dirigenti del TERAMO e del SAVONA per combinare la partita tra queste due compagini, Barghigiani contattava telefonicamente Di Nicola avvisandolo che si sarebbero potuti incontrare all’uscita autostradale di Albisola per le 12.30 in quanto aveva avuto un contrattempo. Di Nicola prendeva atto del posticipo”.

“Di Giuseppe avvisava il complice Di Nicola di essere giunto, unitamente ad altri, nel luogo convenuto per l’incontro in attesa dei dirigenti del Savona. Di Giuseppe chiedeva a Di Nicola con quale macchina sarebbero arrivati quelli del Savona, comunicando contestualmente che “loro” erano a bordo di una Maserati. Di Nicola riferiva che i dirigenti del Savona erano con un’Audi scura”.

“Di Giuseppe avvisava Di Nicola di attendere i dirigenti del Savona all’uscita di Albisola e precisamente nei pressi dci bar denominata “AMBRO-CAFFÈ”. Di Nicola, prima di chiudere la conversazione telefonica, raccomandava nuovamente al complice di essere l’unico, del suo “gruppo” a parlare, rappresentando la delicatezza della situazione e soprattutto che erano riusciti ad imbastire tutto per bene e quindi sarebbe stato un peccato se tutto fosse andato negativamente a causa di qualche parola di troppo. Di Giuseppe recepiva tutte le raccomandazioni di Di Nicola anche in considerazione del fatto che la combine che si stava realizzando prevedeva l’alterazione del risultato in favore del Teramo che gli avrebbe garantito (per come realmente avveniva) la promozione nella seria cadetta”.

http://www.picenotime.it/articoli/8227.html

LA FESTA PER LA VITTORIA

“Di Nicola, avuto conferma dal ds del Savona dell’accordo raggiunto per alterare la partita tra SAVONA e TERAMO in favore di quest’ultima, contattava immediatamente l’altra parte e cioè il ds del Teramo Di Giuseppe al quale chiedeva medesime conferme. Di Giuseppe confermava quanto Nicola aveva appreso da Barghigiani e il ds aquilano coglieva l’occasione per ostentare il suo fondamentale contributo, riferendo di aver garantito personalmente sul pagamento della combine a risultato ottenuto e non prima come avrebbero voluto i dirigenti del Savona”.

“Ad un quarto d’ora circa dalla fine della partita SAVONA-TERAMO e pochi minuti dopo il secondo goal segnato dal Teramo, quando già quest’ultima compagine stava vincendo per 2 a 0, Di Nicola inviava un chiaro messaggio di soddisfazione (“Vai”), al ds di quest’ultima squadra, Di Giuseppe, con chiaro riferimento alla gioia per la riuscita della combine alla cui concreta realizzazione mancava veramente poco. Tutta l’organizzazione della combine esposta nelle pagine precedenti dava l’esito sperato dagli indagati: la partita Savona-Teramo aveva inizio alle ore 15.00 del 2 Maggio 2015 e terminava per come era stata combinata, con la vittoria fuori casa del Teramo con il risultato di 2 a 0 (…). Tale vittoria, ottenuta alla penultima giornata di campionato. dava la matematica promozione del Teramo nel campionato di Serie B in quanto permetteva a quest’ultima compagine di affrontare l’ultima di campionata con la diretta pretendente alla promozione, l’Ascoli, con 4 punti di vantaggio”.

“Alle ore 18.00 del 2 maggio 2015 Di Giuseppe contattava telefonicamente Ercole Di Nicola per avvisarlo di essere in procinto di partire. La telefonata era anche l’occasione di mostrare, ognuno per la sua parte, la soddisfazione per il risultato raggiunto: Di Nicola per la perfetta riuscita della frode sportiva e Di Giuseppe per la conseguente promozione della sua squadra nel campionato cadetto. Di Giuseppe di li a poco avrebbe incontrato Di Nicola ma anche i dirigenti del Savona con i quali si era incontrato prima della partita ed ai quali il ds del Teramo evidentemente si rivolgeva nel momento in cui chiedeva a Di Nicola di avvisarli per attenderlo. Tale ultima circostanza veniva confermata dalla successiva telefonata che Di Nicola effettuava, chiusa quella con il ds del Teramo, a Barghigiani (ds del Savona) per avvisarlo che Di Giuseppe era appena partito”.

http://www.picenotime.it/articoli/8229.html

DI NICOLA IN UFFICIO DA CAMPITELLI

“A 10 giorni della partita combinata il ds del Savona, Barghigiani aveva appuntamento con Di Nicola e il ds del Teramo, Di Giuseppe per come attestano le risultanze intercettive qui riportate. Era chiaro che l’incontro era riconducibile alla riscossione del compenso della combine Savona-Teramo. Di Nicola e Barghigiani si organizzavano per incontrarsi prima e discutere ed insieme poi avrebbero incontrato il ds del Teramo”.

“Di Nicola, chiaramente dopo l’incontro con Barghigiani e Di Giuseppe, si recava a riscuotere il compenso della combine mentre il ds del Savona rimaneva ad attenderlo in altro luogo. La premura di Barghigiani era quella di un appuntamento a Roma e quindi sollecitava Di Nicola che, dal canto suo, si trovava fuori la porta in attesa in quanto chi doveva riceverlo, che non poteva essere altro che il Presidente Campitelli Luciano, stava effettuando un’intervista con un giornalista evidentemente per la promozione al campionato di serie B ottenuta il 2 maggio 2015. Tale assunto non solo veniva dimostrato dal contenuto della conversazione telefonica nella quale Di Nicola Ercole invitava Barghigiani a telefonare a Di Giuseppe (ds del Teramo) per sollecitare chiaramente il presidente affinchè ricevesse in breve tempo il ds aquilano ma anche dal dato tecnico collegato all’intercettazione in quanto la cella agganciata durante la conversazione collocava Di Nicola, nelle vicinanze della zona di Canzano, residenza del Presidente Campitelli”.

“In data 13 Maggio 2015 Di Nicola intratteneva una conversazione telefonica con il ds del Teramo, Marcello Di Giuseppe volta principalmente a chiarire la situazione debitoria che quest’ultimo aveva nei confronti dei soggetti che avevano partecipato, fornendo un loro contributo, alla combine della partita Savona-Teramo. In particolare Di Nicola chiedeva conto a Di Giuseppe del compenso che questi aveva promesso a Pesce che aveva percepito da Barghigiani solo 1.000 euro a fronte dei 5.000 promessi. Di Nicola riferiva che, per quanto riferitogli dallo stesso Pesce, questi avrebbe dovuto ricevere 2.500 euro da Barghigiani e altrettanti da Di Giuseppe. Il ds del Savona, però, aveva ritenuto opportuno quale totale compenso per Pesce la somma di 2.500 euro (di cui 1.000 euro già consegnati) il cui contributo nella combine era stato considerato non fondamentale rispetto al suo. Di Nicola evidenziava quindi che la restante somma di denaro (2.500 euro) da consegnare a Pesce era divenuta ormai un loro problema, rendendosi disponibile anche a dividere la spesa con lo stesso Di Giuseppe. Il ds del Teramo rispondeva al complice che avrebbe sistemato direttamente lui la questione, mettendo a tacere una situazione che, logicamente trattando di affari illeciti, poteva divenire “pericolosa”. La conversazione svelava anche che la combine Savona – Teramo era stata pagata dai dirigenti del Teramo versando 10.000 euro al termine della partita e riservandosi di versare, in quattro tranches, altri 20.000 euro”.

“In data 18 maggio 2015 Di Nicola contattava telefonicamente Di Giuseppe con il quale avrebbe poi, come attestano le risultanze intercettive, pranzato unitamente agli altri partecipi della combine qui in esame, Marco Barghigiani (ds del Savona) e Ninni Corda (allenatore del Barletta). Nella conversazione Di Nicola riferiva al complice di comprendere le pretese di Giuliano (Pesce) ma non quelle del Mister (Corda) al quale aveva scritto un messaggio che avrebbe poi mostrato allo stesso Di Giuseppe. Di Nicola malediceva la decisione di aver interessato, per la combine in trattazione, Corda Ninni, asserendo che si poteva fare almeno del suo contributo poiché l’alterazione della partita si sarebbe fatta lo stesso”.

http://www.picenotime.it/articoli/8229.html

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