Ascoli, un mercato in sordina

Tante incognite e nessun colpo ad effetto. Marroccu ds senza portafoglio

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Ascoli-allenamento-MangiaDelusione. E’ il sentimento prevalente dopo il gong del calciomercato suonato alle 23 di lunedì sera. Nessun colpo ad effetto nella casella “arrivi”. Costretto a rimediare al dispendioso mercato settembrino, raffazzonato in fretta e furia a causa di un verdetto sportivo arrivato solamente il 29 agosto, Francesco Marroccu è parso un diesse senza portafoglio. Braccato su più fronti: uno stringente salary cap, imposizioni dall’alto e anche qualche ostruzionismo interno. Tante idee, ma poco cash per la loro realizzazione. E la sua mission si è dunque trasformata nella ricerca di giovani talenti nella convinzione di una loro consacrazione.

Molti cullavano il sogno Antenucci ma, diciamoci la verità, non era l’attacco che l’Ascoli doveva sistemare.
Il reparto in maggiore sofferenza era apparso il centrocampo e, almeno sulla carta, il make up sembra essere riuscito.

Le principali incognite sono legate alla tenuta di Milanovic (che negli ultimi tempi convive con un’infiammazione al ginocchio) e Giorgi (chiamato a gestirsi per reiterati fastidi muscolari ai polpacci). Due elementi difficilmente sostituibili nello scacchiere di Devis Mangia.

Le caratteristiche di Almici e Pecorini, poco propensi ad andare sul fondo per cercare il cross, forse mal si sposano col modulo 3-5-2 attualmente in voga. Ma il punto che sembra maggiormente scoperto è il centrale di destra nel trio difensivo. Col redivivo Canini da tempo ai margini, Cinaglia difetta nella continuità di rendimento. Potrebbe essere Iotti a metterci una pezza.

Difficile esprimersi in modo definitivo viste le tante incognite. Basterebbe azzeccare un paio di scommesse per tramutare le critiche in applausi scroscianti. Ma considerando la mediocrità generale del campionato, la sensazione è che sarebbe bastato poco di più per disputare un girone di ritorno col pilota automatico. E invece si è consapevolmente scelto di prendersi dei rischi. Nella speranza che si rivelino calcolati.

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