Ascoli-Reggiana 2-4: fuori dai play-off

Prosegue la maledizione: bianconeri out al termine di una gara a dir poco rocambolesca

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tifoso ascoli calcio espone con fierezza sciarpa dopo sconfittaASCOLI PICENO – Play-off ancora maledetti. La Reggiana fa l’impresa e batte l’Ascoli al “Del Duca” ai tempi supplementari. Il rammarico è grande: nonostante una direzione di gara a dir poco discutibile (molti gli episodi dubbi, su tutti la rete del 3-3 annullata a Mustacchio per fuorigioco), i bianconeri avevano la qualificazione in tasca a pochi attimi dal fischio finale.

La giornata era iniziata benissimo per i tifosi bianconeri con la notizia della vittoria dell’ascolano Romano Fenati, con la speranza che fosse di buon auspicio. Con l’approssimarsi del fischio d’inizio sale l’attesa, non è una sorpresa che il colpo d’occhio nell’impianto marchigiano sia davvero stupendo. Quasi ottomila gli spettatori, circa settecento i supporters arrivati dall’Emilia. Le due squadre si affrontano da subito a viso aperto. Mario Petrone torna al 4-2-3-1, Perez è il terminale offensivo, Altinier inizialmente è in panchina. Colombo, tecnico della Regia, conferma il 4-3-3 con l’ex beneventano Vacca preferito a Giannone.

La gara cambia subito dopo appena nove minuti. Avogadri si fa rimontare nella corsa da Siega in piena area e lo strattona. Calcio di rigore ed espulsione per il difensore ascolano. Dal dischetto Bruccini non sbaglia sotto la “Sud”. Reggiana avanti. Prime perplessità: Avogadri andava espulso?

E’ l’episodio che condizionerà di gran lunga tutta la partita: i bianconeri affronteranno l’intera gara, supplementari inclusi, in inferiorità numerica e sotto un gran caldo.

C’è da buttare il cuore oltre l’ostacolo. Dagli spalti l’incitamento è incessante e continuo, non c’è shock. La squadra reagisce bene, lotta su tutti i palloni e, pur giocando di rimessa, non subisce troppo l’iniziativa granata. Ci sarebbe da segnare subito un gol per rimettere le cose a posto.

Al minuto 15 il pareggio arriva. Lo realizza Carlo Pelagatti, colui che senza l’espulsione di Davide Cinaglia a Teramo probabilmente sarebbe andato in panchina (ironia della sorte), sugli sviluppi di un calcio d’angolo ben calciato da Gigi Grassi dalla destra.

Il “Del Duca” si infiamma, anche sul terreno di gioco la gara si accende sempre di più con un pò troppo nervosismo tra i giocatori e alcuni scontri di gioco maschi, al limite della regolarità. Posta in palio alta, giusto così. L’Ascoli combatte e tiene tutto sommato la Reggiana lontana da Lanni. Al 40′ è Grassi a far correre un brivido sulla schiena del portiere granata Feola con una conclusione molto potente dal vertice dell’area di rigore, il sinistro del centrocampista toscano però si perde alta sopra la traversa. Il Picchio ha lo smalto giusto, Petrone si sbraccia a dare indicazioni e incoraggia i suoi. A fine tempo ci prova Mignanelli dalla distanza, senza impensierire minimamente Lanni.

Si va al riposo sull’1-1 e le proteste vibranti di tutto l’ambiente ascolano, con Petrone e Lovato su tutte le furie. Oltre all’episodio del rigore per la Reggiana, ci sono dubbi sulla condotta generica del direttore di gara sul metro di giudizio in campo su contrasti e “scaramucce” tra gli atleti. E anche dubbi su un fuorigioco segnalato a Perez lanciato a rete su una bellissima apertura di Pirrone, quasi al gong dei primi quarantacinque.

Il dispendio d’energie l’Ascoli lo accusa soprattutto nel secondo tempo. Più passano i minuti, e più si gioca quasi sempre nella metà campo bianconera. Petrone chiama fuori uno stanchissimo Tripoli per inserire Mustacchio. Tutto sommato, ad eccezione di una conclusione di Angiulli (26’st) ad andare fuori di poco, Lanni non rischia.

I bianconeri tengono botta e a otto dal termine vanno sul 2-1, ancora sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Ancora Grassi è l’artista che “pennella” dalla bandierina, Mustacchio completa l’opera tenendo basso il pallone facendolo sbattere sul palo interno e quindi in rete. E’ il tripudio al “Del Duca”.

L’Ascoli si copre con Mori al posto di un esausto Grassi con l’obiettivo di chiudere ogni varco. I minuti passano, i bianconeri appaiono stanchissimi e cercano in tutti i modi di far passare i minuti e tenere alta la squadra. La Reggiana va vicina al pareggio con Giannone (Lanni respinge) e con Ruopolo (tiro dal limite fuori di poco). Quando sembra tutto finito, ecco invece il 2-2. Ancora Ivan Lanni, il portierone bianconero, deve superarsi su un bolide di Petkovic ma nulla può su una spaccata di Spanò, con la retroguardia senza più forze per allontanare.

Ai supplementari la Reggiana ha la forza mentale e fisica per fare la partita e passa nuovamente in vantaggio con Ruopolo, lesto a raccogliere un cross dal fondo di Andreoni. L’episodio da segnare con il “bollino rosso” arriva ad inizio secondo tempo supplementare. Perez gira di testa, Mustacchio la butta dentro ancora sotto la “Sud”. Sarebbe il 3-3, ma gli arbitri annullano per fuorigioco assai dubbio.

La gara finisce qui, il 4-2 ancora di Ruopolo in contropiede serve soltanto per le statistiche. C’è solo tempo per le recriminazioni e per le proteste in casa bianconera. Morreale sotto accusa, è parsa tutt’altro che irreprensibile la sua direzione di gara.

TABELLINO

ASCOLI (4-2-3-1): Lanni; Avogadri, Mengoni, Pelagatti, Dell’Orco; Pirrone (72′ Altobelli), Addae; Nardini, Grassi (83′ Mori), Tripoli (65′ Mustacchio); Perez. All: Petrone
REGGIANA (4-3-3): Feola; Andreoni, Spano’, De Giosa, Mignanelli; Angiulli, Bruccini, Vacca (84′ Alessi); Siega (73′ Petkovic), Ricci (58′ Giannone), Ruopolo. All: Colombo

RETI: 10′ rig. Bruccini (R), 15′ Pelagatti (A), 82′ Mustacchio (A), 92′ Spanò (R), 104′ Ruopolo (R), 110′ Giannone (R)
NOTE: Spettatori 7500 circa. Ammoniti Addae, Mengoni, Perez (A); Siega, De Giosa, Bruccini, Spanò, Alessi, Giannone (R). Espulsi Avogadri, Perez, Altobelli (A).

1 Commento

  1. guerrino antonelli 14 agosto 2015 at 10:04

    Pazienza che ci hanno derubato ai play off….. tanto vinciamo il campionato ad agosto

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