Ascoli, preoccupante involuzione

Zanetti sotto accusa ma la società lo difende. Però non va lasciato solo

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Foto Ascoli Calcio 1898 fc

Sorprendentemente primi dopo 5 giornate, a distanza di 27 anni dall’ultima volta. Un mese e mezzo fa Ascoli calcistica toccava il cielo con un dito e persino La Gazzetta dello Sport aveva puntato il proprio teleobiettivo sulle vicende bianconere, dedicandovi ben due articoli in soli tre giorni. Sembra passata un’eternità.
Sì, perché da allora il Picchio ha raccolto appena 5 punti, ottenendo il triste primato di ultimo nella classifica delle recenti 7 giornate. E così ci approcciamo alla sosta per le nazionali leccandoci le ferite, per la terza volta di fila con una sconfitta sul groppone. Pesante da digerire.
Non è la sconfitta sul campo di una delle maggiori accreditate al salto di categoria, ma il modo in cui è maturata a ridestare antichi fantasmi. Una squadra frastornata dal cambio di modulo, incapace di costruire dal basso regalando un’infinità di palloni in uscita. Una rosa composta da giocatori dal buon tasso tecnico, ma forse male assortiti. E il sospetto che i leader facciano fatica a imporsi sull’esuberanza dei giovani, saliti troppo spesso alla ribalta per le proprie reazioni istintive piuttosto che per le giocate sul rettangolo verde. Forse servirebbe un ds più presente al campo, a supportare un mister esordiente in evidente difficoltà. Una volta effettuata in estate la coraggiosa scelta è giusto concedergli ancora tempo, ma senza abbandonarlo in un angolo a combattere contro ogni avversità. La confusione vista sul campo è probabilmente figlia di quello che attualmente circonda la squadra, non soltanto della pressione di un ambiente che vuole tutto e subito.
L’assenza di un uomo di mediazione come Tosti inizia a farsi sentire, tante volte in passato ha agito nell’ombra per ricucire gli strappi. Magari quel vuoto potrebbe essere colmato da una figura che di certo la piazza non disdegnerebbe, quel Massimo Ubaldi che venerdì è andato a Crotone in compagnia del patron Pulcinelli. Grande conoscitore di calcio e delle sue sfaccettature, il suo amore per l’Ascoli è noto a tutti. Potrebbe essere l’intuizione giusta per rimettere la barra dritta.

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