Carpani alla Totti, Gatto straripante, Mengoni monumentale

Cinaglia, giallo evitabile. Per Cassata è già il secondo

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Pagina fb Ascoli Picchio fc 1898 - Foto LaPresse/Simone Fanini

Pagina fb Ascoli Picchio fc 1898 – Foto LaPresse/Simone Fanini

Da spellarsi le mani. Applausi a scena aperta per l’Ascoli formato spettacolo che ieri sera ha dominato e superato più che meritatamente il Vicenza. Compito agevolato anche da un avversario inesistente come poche altre volte. Ma è veramente importante il lavoro di Aglietti che sembra aver già plasmato un collettivo di tutto rispetto. L’Ascoli contro i veneti ha giocato una partita suntuosa, come non ne vedevamo da tempo. Come non si vedeva da tempo un tecnico del calibro di Aglietti sulla nostra panchina.

DOMINIO BIANCONERO – Bianconeri in campo con tre cambi rispetto a Trapani. Sull’out destro difensivo Pecorini rileva Almici mentre in mezzo Cinaglia lascia respirare il ginocchio di Augustyn. Davanti torna bomber Daniele Cacia. Il Vicenza presenta gli stessi undici dell’exploit di Salerno di venerdì. L’Ascoli domina in lungo e in largo e per larghi tratti sembra esserci almeno una differenza di categorie tra le squadre. Molto male la formazione di Lerda, anche per merito del Picchio. Difesa sempre in affanno, centrocampisti imprecisi, una miriade di passaggi sbagliati. Vita, Siega, Galano e Raicevic impalpabili. Ma andiamo ad analizzare la prova dei bianconeri reparto per reparto.

DIFESA – Detto di un Lanni inoperoso, si è ben comportata la coppia centrale Mengoni-Cinaglia, riproposta dopo Vercelli. Monumentale Mengoni, pressoché perfetto. Fantastica la chiusura su Raicevic pronto a calciare in porta in chiusura di primo tempo. È in uno stato di forma smagliante, come nel girone d’andata di due stagioni fa. Forse anche meglio. Un gradino sotto Cinaglia. Sbaglia un appoggio che poteva diventare sanguinoso e cade nelle provocazioni di Raicevic beccandosi un giallo gratuito. Il tutto poco dopo la mezz’ora. Ancora non ci siamo appieno. Bene anche Pecorini. Attento dietro, anche se il Vicenza sbaglia quasi tutto. In più disegna un paio di cross (uno per la testa di Cacia) davvero niente male. Mignanelli è uno stantuffo inesauribile. Quando arrivò disse di essere in grado di mettere 10 cross a partita. Non siamo ancora a quella cifra ma ci andiamo molto vicini.

CENTROCAMPO – In ordine di importanza Carpani, Bianchi e Cassata. La differenza è comunque lieve perché tutti e tre hanno giocato una partita di altissimo livello. Menzione a parte però la merita Carpani. Una prestazione eccellente. Benissimo anche prima del gol che poi gli ha permesso di continuare a giocare con una sicurezza impressionante, 3-4 lanci per le punte erano degni del miglior Totti. Che centrocampista che è diventato, una mezzala totale. Tommy Bianchi come al solito è poco visibile ma è l’uomo più importante dello scacchiere di Aglietti. Il suo lavoro di diga lì in mezzo è preziosissimo. Cassata non si è smentito nemmeno ieri. Ha personalità, gioca sempre bene. Se possiamo fare un piccolissimo appunto, a volte deve essere un po’ meno egoista quando parte in progressione palla al piede. E poi i cartellini. L’anno scorso 15 gialli e 2 rossi con la Primavera della Juve. Adesso siamo a 2 ammonizioni in 4 partite.

ATTACCO – Partiamo da Gatto. Se gioca così ha pochi eguali in B. Finalmente è tornato quello di Lanciano. Ieri per la prima volta ha mostrato tutto il suo repertorio fatto di partenze palle al piede, sia convergendo dentro al campo sia sulla fascia, servizi in profondità per Cassata e Mignanelli, conclusioni in porta, rigori procurati. Un giocatore straripante. Insieme a Orsolini ha mandato in tilt i cervelli di Zaccardo e Pucino, usciti evidentemente frastornati dagli esterni bianconeri. Il giovane di Rotella quando punta l’uomo lo salta sempre. Se trova il modo di diventare ancora più efficace sarà travolgente. Ma non dobbiamo avere fretta, è solo alla sua undicesima partita da titolare in B. E che dire di Daniele Cacia? Propizia il primo gol, timbra ancora il cartellino, va a pressare, salta sui corner avversari. E poi con quel destro di contro balzo stava per segnare un gol… Maledetta traversa, sarà per la prossima.

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