Troppo poco Ascoli a Pontedera, da stasera inizia un minicampionato di 8 partite

Al Mannucci solo un punto per il Picchio, raggiunto in vetta dal Teramo. Da qui al 10 maggio ci sarà da lottare fino alla fine

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pontedera ascoliUn punto e guardiamo avanti. Un Ascoli oggettivamente troppo brutto salva la pelle a Pontedera e raccoglie un pari arrivato dopo una prestazione parecchio deludente. È il solito Lanni a metterci la classica pezza in alcune circostanze mentre la produzione offensiva bianconera in questo turno infrasettimanale è stata praticamente nulla. Un mattoncino, quello raccolto al Mannucci, che diventa il numero 58 della classifica. Gli stessi del Teramo di Vivarini, corsaro a Piacenza nel tardo pomeriggio con la stessa autorità con cui anche il Picchio sbancò 3-0 il Garilli a novembre.

TUTTO IN 8 GIORNATE – Però bisogna guardare in faccia la realtà e dire le cose come stanno. In questo momento, a otto giornate dal termine, se c’è una squadra più in salute tra Ascoli e Teramo, quella è la formazione di Vivarini, Lapadula e Donnarumma, capace di prendersi 17 punti su 21 nell’ultimo mese e mezzo di campionato. Tre in più dei bianconeri di Petrone che invece, al di là delle pesanti assenze che falcidiano la rosa ogni giornata (anche stasera Pirrone fuori per infortunio nella ripresa), appaiono stanchi e logori, sia fisicamente che mentalmente. Questa è la sensazione, confermata stasera dalla serataccia di Pontedera. Ed ora, per Ascoli e Teramo appaiate in testa a braccetto, da stasera al 10 maggio inizia un nuovo minicampionato. Dove potrebbe inserirsi la Reggiana, domenica attesa al Del Duca.

SOLO GRASSI – A Pontedera tornavano titolari Lanni, Cinaglia, Nardini, capitan Berrettoni e Altinier ma il risultato non è quello sperato, lo si nota già dall’avvio. Addae indirizza malissimo diversi appoggi, Pirrone si nasconde, sugli esterni non si sfonda e Altinier è un corpo estraneo.  Anacoura quindi può dormire sonni tranquilli. Così non è per Lanni (il migliore dell’Ascoli insieme a Grassi, fischiato dal suo ex pubblico) che al 29’ si distende respingendo il destro di Bartolomei e al 40’ in uscita neutralizza la pericolosa fuga di Settembrini sull’out mancino. Se il primo tempo non è ricordare per lo spettacolo, la ripresa sarà ancora peggio. Gli unici segni di vita dell’Ascoli in avanti di tutta la partita arrivano al 4’ e al 13’: Anacoura blocca, il secondo in due tempi, i tentativi su punizione di Grassi dalla distanza.

BENZINA FINITA – Per il resto buio pesto in una seconda frazione di una bruttezza quasi unica, forse il peggior Ascoli della stagione. Appurata la pochezza dei bianconeri, i padroni di casa, guidati sapientemente da mister Indiani, la provano pure a vincere sempre però rimanendo attenti a non scoprirsi troppo. Entrano Carpani e Chiricò ma nulla cambia sotto il profilo del grigiore generale. Il Pontedera ci crede, Lanni miracoleggia su Settembrini al 39’. L’Ascoli arriva al quarto di recupero con la spia della riserva accesa da almeno un quarto d’ora. Forza e animo, domenica arriva la Reggiana. Infiammiamo il Del Duca e prepariamoci allo sprint finale. Parola d’ordine: lottare, lottare, lottare.

PONTEDERA – ASCOLI 0-0

PONTEDERA (3-5-2): Anacoura; Madrigali, Vettori, Redolfi; Videtta (46′ st Polvani), Luperini, Bartolomei, Settembrini, Gasbarro; Cesaretti (46′ st Disanto), De Cenco. A disp.: Cardelli, Ceciarini, Lombardo, Romiti, Tazzari. All. Indiani.

ASCOLI (4-2-3-1): Lanni; Avogadri, Cinaglia, Mengoni, Dell’Orco; Pirrone (15′ st Carpani), Addae; Nardini (30′ st Tripoli), Grassi, Berrettoni (19′ st Chiricò); Altinier. A disp.: Ragni, Barison, Gualdi, Minnozzi. All. Petrone.

ARBITRO: Melidoni di Frattamaggiore

NOTE: ammoniti Vettori, Dell’Orco, Gasbarro, Settembrini, Pirrone, Carpani, Videtta, Cinaglia, corner 8-4, recuperi 1′ pt + 4′ st

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