Serie B, escluse Cesena e Bari

A rischio anche l’Avellino. Si attende la graduatoria ufficiale Figc dei ripescaggi

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Non ce l’hanno fatta Cesena e Bari, a serio rischio l’Avellino. La serie B perde pezzi pregiati, a causa di noti problemi finanziari. Né romagnoli né pugliesi hanno presentato ricorso avverso la bocciatura della Covisoc entro il termine improrogabile delle 19 di ieri. L’Avellino tramite una nota ufficiale si dice invece sicuro dell’ammissione, ma il comunicato è nebuloso e lascia parecchi dubbi. La fideiussione rilasciata da Finworld – società assicurativa a cui la Banca d’Italia ha negato l’iscrizione all’albo unico – non è stata ritenuta idonea. Gli irpini, oltre ad aver presentato ricorso, avrebbero inoltrato in maniera disgiunta a mezzo pec una nuova fideiussione, la cui copia in originale verrà consegnata soltanto oggi. L’ultima parola sulla questione spetterà giovedì alla Covisoc.
I posti rimasti vacanti verranno colmati attingendo da una speciale graduatoria che tiene conto di ultimo campionato, tradizione sportiva e pubblico. Considerando l’esclusione di chi negli ultimi 5 anni ha già usufruito di ripescaggi o nelle ultime 3 stagioni ha commesso illeciti amministrativi, sognano la serie B Siena, Ternana e Pro Vercelli. Ancora la Figc non ha però ufficializzato la lista, la cosa certa è che servirà un contributo a fondo perduto di 800mila euro. Il Novara – primo delle escluse – sta studiando ricorso. L’Entella chiede la riscrittura della classifica dopo la penalizzazione di 15 punti (da scontare nella prossima stagione) inflitta in primo grado al Foggia e che, per il principio dell’afflittività, ne avrebbe dovuto decretare la retrocessione. Nota a margine i processi sportivi a carico di Parma (tentato illecito) e Chievo (plusvalenze fittizie), per cui la Procura ha chiesto la retrocessione dalla A alla B. La solita calda estate calcistica è appena cominciata.

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