Rimonta e sorpasso: Spal mandata ko da un Ascoli da combattimento puro

Perez si alza dalla panchina, si procura e segna il gol vittoria, di Altinier l’1-1. Male il primo tempo, sotto di un gol e di un uomo

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Perez prima della partita (Foto Ascoli News)

Perez prima della partita (Foto Ascoli News)

Regge, eccome se regge, il primato bianconero. Iniziano a reggere un po’ meno invece le coronarie dei tifosi bianconeri perché 6 giorni dopo San Marino è un’altra partita al cardiopalma. Come prima, più di prima. Ma il denominatore comune sono i 3 punti che la squadra di Petrone riesce a strappare alla Spal con un secondo tempo tutto grinta e cuore. Con questi fanno 9 nelle ultime 3 partite. In un periodo non felice per quanto riguarda il gioco e nerissimo alla casella infortuni. Alla lista che già comprendeva Tripoli, Chiricò e Mengoni (tutti sotto la sud insieme ai compagni dopo la partita) si deve purtroppo aggiungere anche Avogadri. Il terzino ha subito un infortunio piuttosto serio e nei prossimi giorni si sottoporrà agli esami del caso. Nonostante tutto, il Teramo viene tenuto a distanza di sicurezza.

SOTTO DI UN GOL E DI UN UOMO – Eppure il primo tempo dell’Ascoli era stato incolore. Bianconeri lenti, impacciati e con poche idee. Già dalle prime battute iniziali si capisce subito che sarà una “partitaccia”. Fa il suo esordio dal primo minuto Altobelli (non irresistibile la sua prova), con Addae in mezzo nel centrocampo a 3. La Spal si difende a 5 ma ha in Lazzari sull’out di destra una freccia molto importante per scardinare la retroguardia bianconera orfana di Mengoni. L’Ascoli non combina granché e al 22’ gli estensi passano. La difesa si fa ancora bucare da una palla in profondità che mette Fioretti solo davanti a Lanni. L’ex Catanzaro non perdona e porta in vantaggio i suoi. Nove minuti più tardi Addae, complica ulteriormente le cose facendosi buttare fuori dal mediocre Proietti, a causa di un inutile fallo di reazione.

IL DUCA, BOMBER VERO – Cala la notte sul Picchio che nel computo del primo tempo inserisce solo una punizione velenosa di Grassi, appena fuori. Lanni invece inizia la sua giornata monstre al 44’ quando è provvidenziale oltre che bravissimo in uscita bassa a togliere la palla dai piedi del solito Fioretti. Servirebbe un secondo tempo rabbioso ed è proprio quello che avviene. Al 10’ l’Ascoli batte una punizione laterale. Grassi centra in mezzo, la sponda di Mori è perfetta per l’istinto da killer di Christian Altinier, per tutti “Il Duca”. Rete numero 12 in campionato e partita che si stappa definitivamente per le bollicine finali. Il Picchio in 10 ora la vuole vincere ma deve badare anche a non scoprirsi troppo per non beccarlo il gol. Cosa che potrebbe accadere al 18’ quando uno svarione di Grassi mette Zigoni nelle condizione di calciare a rete a due passi da Lanni. Monumentale l’intervento del numero uno bianconero. Un paratone.

IL SOLDATO È TORNATO – A poco più di 20 dalla fine ecco la mossa vincente di un tecnico vincente. Dentro Leo Perez per Altinier (e Nardini per Avogadri). Proprio per questo serve avere due attaccanti di questo livello in rosa. Il soldato bianconero, voglioso di tornare al gol (ultimo centro col Forlì) e dare un calcio alle critiche, inizia a battagliare e a correre come un forsennato su tutti i palloni. Sei minuti dopo il suo ingresso si procura praticamente da solo un rigore, rubando palla e tempo a Silvestri. Il difensore spallino non riesce a contenerlo, lo trattiene vistosamente e si becca il rosso che lo costringe alla doccia anticipata. Parità numerica ristabilita. Perez va sul dischetto, calcia in porta forte e centrale, e ci scarica dentro tutta la rabbia accumulata in questo periodo senza reti. Due a uno e esultanza senza freni sotto la curva con tanto di ammonizione e saluto a petto nudo. Va bene così, alla fine sarà un altro gol decisivo. Come tutti gli altri suoi 6 centri che hanno fruttato un terzo dei punti in classifica dell’Ascoli, 16 su 47. Manca però un altro quarto d’ora.

LANNI MURO INVALICABILE – Fino al 94’ è una sofferenza tremenda. La Spal attacca, non concretizza, l’Ascoli regge l’urto e quando può prova ripartire in contropiede. Perez inciampa sul più bello, Mustacchio calcia a lato dopo una fuga sulla destra. Il recupero non finisce mai, Lanni blinda la vittoria con un altro super intervento e Grassi trascorre un minuto buono vicino alla bandierina. Il triplice fischio è come una liberazione. All’intervallo l’avrebbero detto in pochi. Se non sei forte non puoi mai riprendere e ribaltare una partita del genere in inferiorità numerica. E l’Ascoli è forte. Molto forte. A fine gara tutti a cantare, i tifosi in curva e i giocatori lì sotto. La pioggia inizia a cadere copiosa ma non ci pensa nessuno.

ASCOLI – SPAL 2-1 (primo tempo 0-1)

MARCATORI: 22’ Fioretti, 10’ st Altinier, 30’ st Perez (rig)

ASCOLI (4-3-3): Lanni; Avogadri (23’ st Nardini), Mori (32’ st Cinaglia), Pelagatti, Dell’Orco; Altobelli, Addae, Carpani; Grassi, Altinier (23’ st Perez), Mustacchio. A disp.: Ragni,  Pirrone, Berrettoni, Gualdi. All. Petrone.

SPAL (5-3-2): Albertoni; Lazzari, Silvestri, Cottafava, Gasparetto (32’ st Aldrovandi), Nava (38’ st Giani); Di Quinzio, Capece, Gerbaudo (14’ st Landi); Zigoni, Fioretti (26’ st Rovini). A disp. Ranieri, Bellomo, Finotto. All. Semplici.

ARBITRO: Proietti di Terni

NOTE: espulsi al 32’ pt Addae per fallo di reazione e Silvestri al 29’ st, ammoniti Gerbaudo, Perez, Cottafava, Landi, Nardini, Rovini, recuperi 1’ pt + 4’ st, corner 0-5, spettatori 4.762

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