Rammarico dopo Gubbio, ma i segnali sono positivi

I due punti persi si sommano alle criticità di infortuni e diffide. Ma le note positive non mancano

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squadra660Non può che rimanere il rammarico quando ti porti in vantaggio a 7′ dal termine e ritorni a casa con un pareggio. Per di più se la seconda in classifica (Teramo) è riuscita a dimezzare il distacco, accorciando da 4 a 2 lunghezze.
Ci sono inoltre due problemi su cui è necessario focalizzarsi: il numero di infortunati e quello dei diffidati. L’Ascoli a Gubbio ha perso un altro pezzo importante, Leo Perez, per un problema muscolare non di poco conto. Sfogliando la lista degli indisponibili dell’ultimo periodo, oltre ad una grossa dose di sfortuna per eventi traumatici (Chiricò, Tripoli, Avogadri, Altobelli) saltano all’occhio i tanti fastidi muscolari che stanno tormentando i bianconeri. La netta sensazione è che i campi di allenamento siano inadeguati durante la stagione invernale e che il Picchio stia pagando oltre misura il tormentato addio al Città di Ascoli. La speranza è che – in vista della prossima stagione – venga sciolto quanto prima il nodo del nuovo centro sportivo.
Capitolo diffidati: con i gialli di sabato salgono a nove i giocatori che alla prossima ammonizione dovranno scontare un turno di stop. Un’enormità. Nelle relative statistiche l’Ascoli occupa le prime posizioni: indice di una squadra propositiva ma che, inevitabilmente, lascia spazio alle ripartenze avversarie, essendo spesso costretta a spendere falli di natura tattica e quindi sanzionabili da un punto di vista disciplinare. Forse sarebbe il caso di iniziare a gestire la situazione, per evitare di potersi ritrovare assenze contemporanee nello stesso settore.
Analizzate le criticità, veniamo alle note positive. Che restano comunque tante.
A nove giornate dalla fine, l’Ascoli continua a guardare tutti dall’alto. Forte di una rosa qualitativamente eccelsa, è riuscita a sopperire senza grossi patemi alle molteplici assenze. Ed il periodo di appannamento sembra ormai alle spalle. La squadra inizia a correre anche più degli avversari, sintomo di una preparazione atletica mirata al lungo periodo, e grazie alle proprie individualità di spicco si intravedono trame di gioco veramente interessanti e difficili da vedere in Lega Pro. Fatevi una carrellata su Sportube e ve ne farete subito un’idea.
Con l’arrivo dei campi asciutti primaverili, c’è da credere in un progressivo miglioramento. A Gubbio si può rimproverare l’ingenuità e l’incapacità di gestire il risultato, ma la prestazione positiva c’è stata. Nulla a che vedere con la sconfitta di Prato.
Inoltre i risultati domenicali hanno forse definitivamente estromesso il Pisa (esonerato Braglia dopo la pesante sconfitta interna con l’Aquila) e considerevolmente attardato la Reggiana (pari sul campo del Tuttocuoio). Così la principale antagonista sembra proprio il Teramo, che non perde da un intero girone grazie ad una modalità di gioco compatta ed imperniata sull’estro dei suoi due punteros, coppia davvero bene assortita e lusso per la categoria. Il Diavolo sta vivendo una stagione magica, in cui tutto – ma proprio tutto – sta girando per il verso giusto. Anche se il campionato non finirà domani, e nove giornate sono ancora tante. Tutto sta nel capire se una rosa con un limitato numero di elementi che sta facendo faville da mesi riuscirà a reggere questo ritmo fino alla fine, senza appannamenti né infortuni. Anche perché la storia ci insegna che le lunghe rincorse, alla fine, si pagano.
Ma c’è inoltre un’ultima fondamentale considerazione da fare: è l’Ascoli, dall’alto della sua classifica, ad essere artefice del proprio destino.

Gubbio (4-1-4-1): Iannarilli; Rosato (70′ Cais), Lasicki, Galuppo (40′ Manganelli), D’Anna; Loviso; Mancosu (88′ Caldore), Guerri, Casiraghi, Tutino; Regolanti.
A disp.: Citti, Domini, Esposito, Vettraino. All.: Acori.
Ascoli (4-2-3-1): Ragni; Avogadri, Pelagatti, Mengoni, Dell’Orco; Pirrone (74′ Chiricò), Addae; Mustacchio (70′ Altinier), Grassi, Tripoli; Perez (63′ Gualdi).
A disp.: Lanni, Cinaglia, Carpani, Berrettoni. All.: Petrone.
Reti: 31′ Grassi (A), 72′ Tutino (G), 83′ Dell’Orco (A), 85′ Casiraghi (G).
Arbitro: sig. Morreale di Roma 1 (assistenti Galetto e Baccini).
Espulsi: 76′ mister Acori (G) per proteste; 92′ Pelagatti (A) per gioco violento.
Ammoniti: D’Anna (G), Rosato (G), Cais (G), Pirrone (A), Perez (A), Tripoli (A) e Addae (A).
Spettatori: 1141 (trasferta vietata ai residenti nelle Marche).

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