Picchio da favola, impressionante prova di forza a Reggio Emilia

Un Ascoli granitico in difesa e letale in attacco sbanca il Mapei Stadium, 0-2 firmato Pirrone-Addae

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IMG_20141109_175400E se ne va, la capolista se ne va… Quando la squadra arriva sotto il settore ospiti a festeggiare la vittoria parte il coro più bello di tutti, quello che non si sentiva da 13 anni. Ed è delirio bianconero. L’immagine del colpo di Reggio Emilia è mister Petrone che scarica tutta l’adrenalina e esulta con un urlo liberatorio davanti ai mille ascolani dopo il triplice fischio.

LODE A TE MARIO PETRONE – E gli applausi, per buona pace di chi non la pensa così, se li merita tutti, dal primo all’ultimo. Lui ha creato e plasmato questo gruppo fin da metà luglio, lui ha trasmesso questa mentalità da grande squadra. Perché a Reggio Emilia si è visto un Ascoli praticamente perfetto. E che a inizio novembre è in testa con 3 punti di vantaggio sulle inseguitrici, ha la miglior difesa del campionato e in trasferta ha subito un solo gol, uno. Quello che è valso la sconfitta di Ferrara, l’unica dal primo giorno di ritiro.

VITTORIA PESANTISSIMA – Non era nemmeno scontato avere la meglio su una Reggiana che fin qui aveva lasciato le briciole agli avversari al Mapei Stadium. Solo il L’Aquila era riuscito a strappare un punto e oggi nella città del tricolore si respirava l’aria del grande appuntamento dopo tanti anni di sofferenze e delusioni. I granata con un successo si sarebbero riportati di nuovo in vetta. Invece no, questo Ascoli è quadrato, concreto, granitico in difesa e letale in attacco. Una prova di forza impressionante. Questa vittoria può essere la svolta della stagione bianconera.

MAGICO PIRRONE – Che il Picchio è sceso in campo col giusto piglio lo si nota già dopo 30 secondi. Mustacchio accelera sulla sinistra, frena, si accentra e scarica il destro, alto. I primi 20 minuti sono una partita a scacchi, le squadre se la giocano a viso aperto ma nessuno fa la mossa vincente. Da registrare solo la coraggiosa uscita di Lanni al 15’ a anticipare Siega. Poi l’Ascoli, schierato con Avogadri più avanzato e Cinaglia centrale di difesa, dà la sgasata che risulterà decisiva. Dalle fasce piovono cross a ripetizione, al 30’ quello arretrato di Mustacchio da sinistra trova Pirrone ben appostato appena dentro l’area. Tremenda la botta del numero 4 siciliano che termina la sua corsa nell’angolino. Bianconeri in vantaggio.

GIGI METTE IN GHIACCIO – La Reggiana potrebbe essere colpita e affondata subito dopo. Avogadri va sul fondo ma sbaglia il comodo servizio per Perez. I granata respirano e prendono coraggio, Sinigaglia non è Arma (azione simile ai gol subiti con Pisa e Gubbio) e spara fuori. Tremolada da due passi va a sbattere contro il palo al 36’ dopo una mischia su angolo. La squadra di Colombo prova ad alzare il baricentro anche a inizio ripresa. Angiulli sfiora la traversa al 3’ ma l’Ascoli non va mai in affanno e il tecnico di casa si gioca la carta Ruopolo. Lanni però rimane inoperoso e i bianconeri uccidono il match appena possono. Perez rende giocabile una palla che sembrava non esserlo, rientra e scarica per l’accorrente Addae. Destro di esterno da maestro di biliardo e 0-2 che si materializza. Tutto bello, tutto perfetto. È il 27’ e la partita è virtualmente chiusa.

TUTTI PROMOSSI – Il settore ospiti dà spettacolo fino al 90’ e a fine partita è festa grande sotto la curva. Mister e giocatori cantano e saltano insieme ai tifosi, una goduria. Squadra encomiabile: Lanni, una sicurezza, Pelagatti sfiora la perfezione, Mengoni leader vero, Cinaglia concentratissimo in mezzo dopo la tribuna di 7 giorni fa, Dell’Orco cresce gara dopo gara, per Pirrone e Addae parlano le azioni dei gol, Avogadri dovunque gioca lo fa tremendamente bene, Mustacchio è tornato a essere devastante, Berrettoni fa la spola tra centrocampo e attacco, Perez è l’unico e inimitabile guerriero del campionato. Note di merito anche per Gualdi, stavolta entrato subito in partita, e per Margarita. Fino a un mese fa era un corpo estraneo, fuori rosa e costretto ad allenarsi da solo. Non ha mollato e ha esordito oggi, nella partita più importante. Con Petrone la serietà e il lavoro  pagano. E anche molto bene.

REGGIANA – ASCOLI 0-2 (primo tempo 0-1)

MARCATORI: 30’ Pirrone, 27’ st Addae

REGGIANA (4-3-2-1): Feola; Andreoni, Spanò, De Giosa, Mignanelli; Bruccini, Maltese (37’ st Parola), Angiulli (31’ st Alessi); Tremolada (12’ st Ruopolo), Siega; Sinigaglia. A disp. Messina, Zanetti,  Palumbo, Vernocchi. All. Colombo.

ASCOLI (4-2-3-1): Lanni; Pelagatti, Mengoni, Cinaglia, Dell’Orco (47’ st Mori); Pirrone, Addae; Avogadri, Berrettoni (21’ st Gualdi), Mustacchio (37’ st Margarita); Perez. A disp. Ragni, Giovannini, Bangal, Altinier. All. Petrone.

ARBITRO: Illuzzi di Molfetta

NOTE: Ammoniti Lanni, De Giosa, Pirrone, Pelagatti, angoli 4-3, recuperi 1′ pt + 4’ st, spettatori 6010, dei quali 934 provenienti da Ascoli nel settore ospiti.

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