In sala stampa volti distesi e felici come non succedeva da tempo. L’ultima vittoria era datata 19 gennaio quando ancora non c’era una società e l’ordinaria amministrazione era portata avanti dai curatori fallimentari. Stavolta no, c’è una proprietà che sta ricostruendo tutto un tassello dietro l’altro e in campo si vede una squadra che combatte fino alla fine.

GRUPPO UNITO – Parte del merito è sicuramente di Flavio Destro. È lui il primo a fare i complimenti ai suoi ragazzi. «Sono contento per loro – dice – in settimana lavoriamo sodo. Mi ascoltano e mi seguono. Abbiamo giocato tre ottime partite, le altre volte eravamo stati sfortunati. Oggi è andata bene e i ragazzi hanno dimostrato una grande volontà e la voglia di lottare fino alla fine». Fondamentale anche l’apporto di Cipriani: «Il suo valore – continua Destro – non lo scopro certo io. Peccato per l’espulsione, è stato tartassato per tutta la gara e per la troppa foga non si è ricordato di essere già stato ammonito. Comunque non mi soffermei sul singolo, tutti hanno fatto bene».

CITTÀ DI ASCOLI – Con Bellini e Lovato a Torino per Juventus-Fiorentina a parlare nel dopogara è il vicepresidente Piero Palatroni. «Anche stavolta – ha commentato – abbiamo subito gol alla prima azione poi finalmente è arrivato questo risultato positivo. Ci voleva, serve soprattutto per i ragazzi e per la tifoseria. Cipriani? È stato un innesto fondamentale ma è ancora troppo presto per parlare della sua riconferma». Palatroni diventa più serio quando l’argomento si sposta su stadio Del Duca e centro sportivo Città di Ascoli. «Per quanto riguarda i campi di allenamento – sono le sue parole – stiamo cercando di risolvere il problema almeno per il prossimo anno. Come sapete la gestione era di Azzurra Free Time e poi è passata a Medialeasing».

STADIO TUTTO NUOVO? – Sul Del Duca e sulla possibilità di rifare la curva già dalla prossima stagione Palatroni è abbastanza eloquente: «Io credo che dobbiamo essere obiettivi, sulle date non ci siamo. Non ci sono i tempi tecnici per il progetto e le gare d’appalto. Non possiamo raccontare cose che poi non possono essere mantenute. Se era stata indicata settembre come data per la conclusione dei lavori alla sud, penso che la più probabile sia settembre 2015». «La soluzione – continua Palatroni – potrebbe anche essere quella di uno stadio tutto nuovo. Spostarsi nella zona industriale sarebbe un vantaggio per un fatto di viabilità, spazi e servizi. Dobbiamo capire se il Comune finanzierà solo la prima fase dei lavori (la curva) o tutto il resto. Nel secondo caso la collaborazione con un privato diventerebbe imprescindibile».

Simone Mozzoni