L’incognita dei gironi

FIRENZE – Completata la riforma con l’unificazione di Prima e Seconda Divisione in un’unica categoria, in modo da sfoltire il numero di club professionistici, la prossima Lega Pro vedrà 60 squadre ai nastri di partenza, suddivise in tre gironi da 20. La prima di ogni girone conquisterà il diritto di partecipare alla serie B. La…

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imagesFIRENZE – Completata la riforma con l’unificazione di Prima e Seconda Divisione in un’unica categoria, in modo da sfoltire il numero di club professionistici, la prossima Lega Pro vedrà 60 squadre ai nastri di partenza, suddivise in tre gironi da 20. La prima di ogni girone conquisterà il diritto di partecipare alla serie B. La quarta promozione sarà assegnata alla vincitrice dei play off che si disputeranno tra 8 squadre: seconde e terze di ogni raggruppamento, più le due migliori quarte (in base ai punti in classifica). Retrocederanno in D nove compagini: tre per girone, di cui l’ultima in modo diretto e due dai play out a cui parteciperanno le classificate tra la sedicesima e la diciannovesima di ogni raggruppamento. Non è ancora chiaro quali saranno i criteri per comporre i gironi.

Francesco Ghirelli, direttore della Lega Pro, nella sala stampa del Del Duca al termine di Ascoli-Benevento paventò la probabilità di ricorrere al criterio geografico, sia per contenere i costi di trasferta che dare maggiore fascino alle sfide attraverso i numerosi derby in programma.
Ma proprio l’alto numero di partite ritenute a rischio, contenute in un fascicolo del Viminale, metterebbe in dubbio tale possibilità, e non a caso il presidente della Lega Pro Mario Macalli ha indirettamente sconfessato Ghirelli in un’intervista in cui parlava di “campionato nazionale e non regionale”, lasciando intendere che la suddivisione non sarà necessariamente territoriale ma potrebbe privilegiare altri criteri.
E’ facile prevedere che – stante la concentrazione di tanti club importanti meridionali – ci sia anche una forte spinta da parte di alcune società del sud a favorire accoppiamenti misti.
L’ultima parola in proposito potrà però essere spesa soltanto il 18 luglio, quando il Consiglio Federale si troverà ad esaminare – previo parere della Co.Vi.So.C – i ricorsi delle squadre escluse in prima battuta e a decidere in merito ai ripescaggi che si riterranno necessari.

Stefano Carlini

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