Le tessere del puzzle

Soci, ds, mister, stadio: attesa per le scelte del presidente. E gli Ultras 1898 chiedono chiarezza

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1454789570119938Che cosa c’è dietro il duro comunicato degli Ultras 1898 diffuso nella giornata di ieri? Una crescente preoccupazione che con un calcio  venga ribaltato il latte raccolto dentro al secchio. Le operazioni messe in atto negli ultimi giorni dal presidente Bellini sembrano indecifrabili, andando un giorno in una direzione e quello successivo in una opposta. Un imprevisto zig zag che sta spiazzando anche molti addetti ai lavori. E dove c’è un forte attaccamento ai colori sociali, è impossibile assistere impassibili all’evolversi degli eventi. Ascoli è sinonimo di passione. Croce e delizia di una piazza per certi versi unica in Italia.
L’attesa della fatidica conferenza stampa con cui Francesco Bellini svelerà uomini e progetti del futuro imminente è ormai snervante. Cerchiamo di esaminare i pezzi del puzzle che il presidente dovrà completare.

 

SOCIETA’. Dopo un distacco che pareva inevitabile, il presidente si è riavvicinato a Battista Faraotti. Consapevole del lavoro impeccabile del suo staff nell’area marketing, e della serietà dei soci ascolani, Bellini sarebbe disposto a qualche passo indietro. Mettendo sul piatto anche la risoluzione del contratto del dg Lovato, punto ritenuto fondamentale per trovare un’intesa. Da vedere se anche Tosti recederà dal suo iniziale proposito di mollare, più ostica la situazione di Ciccoianni che potrebbe avere difficoltà a ricapitalizzare.
Cardinaletti diventerà ufficialmente amministratore delegato, mentre il ds Marroccu è stato contattato dall’avvocato Celani per discutere lo scioglimento del vincolo che lo legava al club anche per la prossima stagione.

DIRETTORE SPORTIVO. Diversi i contatti avviati per la sostituzione di Marroccu. Incalzato nella giornata di ieri per una risposta immediata, Daniele Faggiano ha gentilmente declinato la proposta bianconera, prolungando la sua permanenza a Trapani. Sembra dunque prendere quota la candidatura di Cristiano Giaretta, già incontratosi con Cardinaletti e caldeggiato da mister Iachini, fresco di firma con l’Udinese e con cui recentemente Bellini si confronta spesso.

ALLENATORE. Domani Mario Petrone sarà ad Ascoli, presumibilmente per discutere la risoluzione del contratto e poter accettare una panchina in Lega Pro, forse quella del Livorno. Un paio di settimane fa Bellini aveva detto di aver già scelto il nuovo mister. Cosa poi rivelatasi non vera, dal momento che poi sono stati diversi gli allenatori contattati. Giovedì mattina era stato fissato un incontro con Fabrizio Castori, saltato in extremis per l’improvvisa partenza del presidente verso il nord Italia. Le parti si sono comunque viste venerdì sera a Senigallia, dove il mister doveva recarsi per ritirare il premio “Sportivo dell’anno”. Accompagnati da Riccardo Capanna, Bellini prima e Cardinaletti poi si sono intrattenuti col tecnico di San Severino Marche, da sempre molto legato ai colori dell’Ascoli. Non è però scattata la scintilla, visto che il giorno successivo mister Castori si è recato a Carpi per sottoscrivere il rinnovo con la società emiliana.
Il portale ascolinews riporta la notizia di un pranzo avvenuto oggi all’hotel Federico II di Jesi tra Cardinaletti e il tecnico Alfredo Aglietti. Le parti si sarebbero prese 48 ore per riflettere. Ma quello dell’ex trainer dell’Entella non è l’unico nome in ballo.

STADIO. I rapporti tra Bellini e il sindaco Guido Castelli si sono nel tempo raffreddati. Abituato al modello anglosassone, il presidente non riesce a concepire la burocrazia e gli inghippi del sistema italiano. Due settimane fa aveva a sorpresa messo in dubbio la costruzione della Tribuna Est. I lavori sono invece partiti giovedì scorso. L’Arengo aveva inoltre comunicato – dopo un incontro con l’avvocato Celani per conto dell’Ascoli Picchio – di aver trovato l’intesa per un accordo ponte di dodici mesi sulla locazione dello stadio Del Duca. Ma ieri il presidente Bellini in persona ha inviato una mail al sindaco Castelli, minacciando di non firmare una convenzione che ritiene troppo onerosa. Peccato che i tempi stringano e che quella firma serva entro il 20 giugno per poter perfezionare l’iscrizione al campionato. Ecco dove nasce la richiesta di “chiarezza” da parte degli Ultras. Che dopo essere stati a lungo in silenzio, hanno voluto esternare anche il proprio pensiero. Temendo che il possibile divorzio dai soci ascolani possa rivelarsi davvero traumatico.

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