Fulvio Fiorin, il professore

Equilibrato, ama un calcio propositivo. Conosciamo meglio il tutor di Maresca

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Foto Ascoli Picchio 1898 fc

Munito di fischietto e con immancabili maniche e calzoni lunghi – a dispetto del solleone estivo -, in mezzo al campo è Enzo Maresca a interrompere la partitella e impartire disposizioni e movimenti tattici. Ad ascoltarlo c’è un gruppo attento e volenteroso, messosi a completa disposizione. Il suo carisma lo si percepisce nell’aria, e il curriculum parla per lui. Appesi al chiodo gli scarpini appena qualche mese fa, sembra essere predisposto per un ruolo che da tempo sente già suo. Andrea Cardinaletti non ebbe dubbi dopo l’incontro consumatosi nella tarda primavera scorsa. Cercavano un mister capace di gestire al meglio le risorse umane e di convogliarle verso un unico obiettivo. Sul tavolo anche le ottime referenze di Monchi e Iachini. La scelta era presa, serviva però un allenatore munito di patentino che potesse affiancarlo. Sia nel rispetto delle norme sia come consigliere in grado di sopperire alla sua nulla esperienza in tale ambito. Una sorta di tutor.

Considerando la politica societaria fortemente improntata sui giovani, l’identikit si è sposato alla perfezione con la figura del 54enne Fulvio Fiorin. Nome sconosciuto ai grandi palcoscenici, ma con tanta esperienza in tema di settori giovanili. Milanese e milanista, Fulvio ha cominciato dal Monza per poi stabilizzarsi – eccetto un paio di brevi parentesi, Monza-bis e Lecco – nel Milan, in cui ha svolto una molteplicità di incarichi. Da quello di allenatore a coordinatore dell’attività agonistica, da responsabile tecnico dell’Ac Milan Academy fino all’apice raggiunto come “metodologo” di Filippo Inzaghi in prima squadra, con compiti mirati allo studio delle strategie avversarie. Concluso il ciclo di Pippo, a Fiorin è stato proposto di seguire le scuole calcio del Milan in oriente. Fulvio preferì accettare l’offerta di Sannino, come vice della Salernitana. Ci fu spazio anche per il suo debutto in panchina, nella gara dell’Arechi contro la Pro Vercelli a causa della squalifica del primo allenatore, ma beffardamente la sua esperienza si concluse proprio lì, a seguito delle dimissioni di Sannino e della sostituzione dell’intero staff tecnico con l’arrivo del subentrato Bollini.

Persona corretta, leale e di alto spessore culturale, Fiorin ama insegnare ai giovani i concetti di un calcio propositivo. Ha scritto alcune pubblicazioni tattiche e collaborato con la rivista “Il nuovo calcio”. Equilibrato, mai una parola fuori posto, sa farsi rispettare e apprezzare dai propri allievi, molti dei quali lo ricordano con piacere. L’offerta del Picchio è arrivata giusto in tempo per non terminare anticipatamente l’ulteriore anno di aspettativa richiesta al liceo Torricelli di Milano, dove è insegnante di ruolo. Ha recentemente ultimato a Coverciano il master Uefa Pro – necessario ad ottenere il patentino da capo allenatore in A e B – il cui esame è previsto a settembre. Nel frattempo potrà allenare l’Ascoli grazie a una specifica deroga.

Nel rispetto del ruolo risultante dall’organigramma, è Fulvio Fiorin a tenere le conferenze pre-partita e rilasciare le interviste in sala stampa. E’ sempre lui a seguire la partita in piedi davanti alla panchina, dando indicazioni ai propri giocatori, seppur consultandosi costantemente con Maresca. Per un vero e proprio lavoro di squadra. Seguendo i dettami di una specifica metodologia e di un innovativo credo societario.

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