Così sofferta, così bella: la vittoria che può essere la svolta della stagione

Soffrire e lottare è nel nostro dna di ascolani: i tre punti di San Marino possono avere un peso specifico enorme nell’arco del campionato

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san marino ascoliCronaca di una serata memorabile. Dall’inferno al paradiso in solo 12 minuti. Checché ne dicano i puristi del calcio spettacolo, la vittoria di ieri ai piedi del Monte Titano può davvero rappresentare la pietra miliare del campionato dell’Ascoli. Dal buio pesto e le avvisaglie di sciagura dell’intervallo alla triplice esultanza, sempre più selvaggia, come in un crescendo rossiniano per chiudere con l’apnea finale e l’urlo liberatorio al 95’.

TROPPO BRUTTI PER ESSERE VERI – Il primo tempo dell’Ascoli è stato veramente da film dell’orrore. Squadra spenta, senza nerbo, messa male in campo, colpita e affondata dall’ultima in classifica. I due gol di Musetti, entrambi su gentile omaggio dei bianconeri, avevano letteralmente schiantato il Picchio a terra. Un Picchio tramortito e incapace di reagire. Errori banali, una squadra completamente in bambola. I 25 minuti più brutti del campionato. Su un campo ai limiti del presentabile, i valori sembravano essersi irrimediabilmente capovolti. San Marino capolista e Ascoli fanalino di coda.

EMOZIONI FORTI –  Un Picchio che nella ripresa si è rialzato e ha ricominciato a volare come sa. Aiutato sì dal gol fantascientifico di Addae ma che ha accorciato, pareggiato e ribaltato il risultato in poco più di 10 giri di lancette. Una dimostrazione di forza,per noi stessi ma anche per gli avversari, che può aver girato il nostro campionato in un certo modo, quello che tutti sogniamo. Perché diciamoci la verità, perdere ieri sera sul campo degli ultimi della classe conoscendo già i risultati degli avversari, sarebbe stato un tracollo difficile da digerire in qualsiasi piazza. Ad Ascoli ancora di più.

VINCERE LOTTANDO – E invece siamo ancora lì sopra, guardiamo sempre tutti dall’alto, come succede dal 2 novembre a questa parte. Quel settore rigonfio della passione del popolo ascolano che esplode ce lo ricorderemo a lungo. Milleduecento tifosi in un freddissimo lunedì sera lavorativo a 230 chilometri di distanza sono numeri che in questo periodo si fa fatica a trovare in Serie A. Unici, inimitabili, semplicemente ascolani. E la gioia finale ce la meritiamo tutta. Avanti così, la nostra marcia continua senza soste. Vincere soffrendo è nel nostro dna, ce la faremo anche stavolta.

SAN MARINO – ASCOLI 2-3 (primo tempo 2-0)

MARCATORI: 15′ Musetti, 19′ Musetti, 5′ st Addae, 10′ st Altinier, 17′ st Altinier (rig)

SAN MARINO (4-3-1-2): Secco; Bregliano (34′ st Palazzi), Benassi, Cammaroto, Paolini; Soligo, Diawara, Cruz; Sensi; Musetti, Cicarevic (10′ st Dia Papa) ( 16′ st Baldazzi). A disp. Vivan, Fogacci, Valeriani, Varone. All. Tazzioli.

ASCOLI (4-3-3): Lanni; Avogadri, Pelagatti, Mengoni (14′ st Mori), Cristiano Rossi; Addae, Pirrone (1′ st Altobelli), Carpani (36′ st Nardini); Grassi, Altinier, Mustacchio. A disp. Ragni, Berrettoni, Gualdi, Perez. All. Petrone.

ARBITRO: Rasia di Bassano

NOTE: ammoniti Mengoni, Pirrone, Secco, Dia Papa, Cruz, angoli 4-5, recuperi 1′ pt + 5′ st, spettatori 1500 circa di cui 1200 provenienti da Ascoli

Lo spettacolo del settore ospiti all’ingresso in campo delle squadre (VIDEO)

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