Ascoli, la politica dei piccoli passi

Mercato in chiusura: non si attendono grandi novità. Crescere gradualmente

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screenshot_20161211-143317Meno di due giorni al fatidico “gong”. La sessione invernale del calciomercato chiuderà i battenti alle ore 23 di domani, martedì 31 gennaio. Dopo di che sarà possibile il tesseramento dei soli svincolati, con dead line fissata al 28 febbraio oppure al 31 marzo a seconda della data di risoluzione contrattuale (durante o prima della stagione in corso).
Non ci dobbiamo aspettare grandi colpi da parte dell’Ascoli. La filosofia societaria è infatti quella dei piccoli passi, con una crescita graduale complessiva (tecnica, dirigenziale e strutturale) che dovrà portarci ad ambire alla massima serie nel giro di qualche anno. Per puntare a metterci le radici e non per recitare il ruolo di semplice comparsa.
A Corso Vittorio Emanuele ritengono infatti che l’obiettivo primario della salvezza sia ampiamente raggiungibile con la rosa allestita e che serva solo qualche aggiustamento per non intaccare meccanismi già rodati ed equilibri di spogliatoio.
Il ds Giaretta è impegnato a trovare una sistemazione ai giocatori in esubero (Iotti, Pecorini, Jallow, forse Manari), tra cui potrebbe rientrare anche Cinaglia, che sabato al Manuzzi si è accomodato in tribuna nonostante il fresco rinnovo contrattuale. Nel caso di una sua uscita, arriverebbe un centrale difensivo di piede destro. Esclusa la partenza di Perez, di cui l’Ascoli non vuole privarsi ritenendolo un riferimento importante per il gruppo, nel reparto offensivo dovrebbe comunque arrivare una pedina che arricchisca la scelta di Aglietti, sempre più orientato verso l’utilizzo del modulo a due punte. Un profilo adeguato potrebbe essere quello di Bentivegna, ma tutto si gioca sul diritto di riscatto perché il Palermo difficilmente accetterà di perdere il controllo su una giovane promessa.

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