Ascoli, il futuro è oggi

Importante vertice dirigenziale per decidere budget e uomini del nuovo progetto

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Foto Ascoli Picchio 1898 fc

Foto Ascoli Picchio 1898 fc

E’ grande la soddisfazione per aver centrato l’obiettivo, seppur all’ultima curva, in una stagione tribolata e irta di insidie. Difficoltà anche grandi, a tratti enormi, di cui molte non sono neppure trapelate all’esterno, soffocate a fatica. A bocce ferme si ha maggior serenità per pianificare il prossimo futuro, ma bisogna farlo con urgenza.

“Sono innamorato di Ascoli, la malattia di cui parlava Rozzi ha contagiato anche me. Voglio far parte di questo progetto”. Sono le toccanti parole pronunciate dal ds Marroccu a caldo in zona mista durante i festeggiamenti dello stadio Picco.

Nel “day after” i pensieri del ds sono però stati più ponderati. “Tutto dipenderà dall’incontro che ci sarà all’inizio della prossima settimana tra il presidente e gli azionisti, in quella sede si stabilirà come andare avanti, quali saranno ruoli e obiettivi, che tipo di budget ci sarà a disposizione e con quali uomini si costruirà il nuovo progetto. Ottenuta la salvezza è questa la priorità, un confronto tra i vertici societari, e per vertici non intendo i dipendenti. E’ prematuro al momento fare altri discorsi, tutto parte dall’alto, è inutile pensare a porte e finestre di una casa senza prima aver costruito le fondamenta”. Queste le dichiarazioni pubblicate domenica da Piceno Time. E che lasciano ben pochi spazi a equivoci o a interpretazioni fantasiose.

E’ chiaro il riferimento a un’invasione di campo nei ruoli dirigenziali, più volte replicata nel corso del campionato, e che ha creato anche imbarazzi in sede di calciomercato (vedi caso Bianchi) oppure tensioni nei quadri tecnici (improvviso silenzio stampa di Mangia post Perugia). Traducendo il pensiero del ds, occorre definire una volta per tutte gli “uomini” a cui affidare il nuovo progetto. E, a quanto pare, anche i soci sarebbero in perfetta sintonia con tale linea.
E allora il presidente Bellini ascolti i suoi fidati consiglieri locali, che antepongono l’amore per il Picchio a ogni cosa. “Prima dell’Ascoli c’è l’Ascoli, poi l’Ascoli, e poi ancora l’Ascoli” è un dogma tramandatoci da Costantino Rozzi. Occorre farne tesoro affinché il marasma dell’ultimo biennio non abbia a ripetersi più. Perché un’azienda del calcio italiano è differente da una multinazionale farmaceutica. Nel calcio vince l’organizzazione solida, unita alla competenza ma anche alla semplicità. Il nostro domani passa dal cruciale vertice dirigenziale in calendario in questi giorni. Il futuro è già cominciato. Il futuro è oggi.

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