A Pisa è un Ascoli da paura, altra spallata al campionato

Grandissima prova di forza della squadra di Petrone che si impone all’Arena Garibaldi grazie al gol del sempre più decisivo Leo Perez

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pisa ascoliUn Ascoli cattivo, deciso, affamato. I bianconeri “schiacciano la testa” al Pisa come aveva ipotizzato alla vigilia mister Petrone sbancando l’Arena Garibaldi nell’anticipo del venerdì sera con una prestazione da vera capolista. Cancellate in un colpo solo le ultime sconfitte esterne e le prestazioni non proprio all’altezza. Una vittoria che ha tanti significati. Innanzitutto è un’altra bordata di inaudita potenza a tutto il campionato, Teramo compreso. Dal 2 novembre il girone B non conosce che un padrone, l’Ascoli. Ma è pure il successo di un gruppo che ieri ha dimostrato di essere granitico, un blocco unico comandato da un signor condottiero. Un successo ottenuto senza Mengoni, Mori, Altobelli, Mustacchio e Chiricò. Scusate se è poco.

NON SI PASSA – “Battiamoli insieme” era stato il video dei giocatori pisani per caricare tutto l’ambiente, loro che dovevano ammazzare il campionato. Anche l’Ascoli però, nonostante le assenze, si presenta carico come una molla e con l’abbigliamento da battaglia. Il prevedibile forcing iniziale dei nerazzurri viene respinto senza particolari affanni. Avogadri al rientro è la solita sicurezza, Cinaglia (un giallo sul groppone già dopo 3 minuti) gioca la partita perfetta. Pelagatti fa rima con affidabilità e Dell’Orco mostra a tutti perché è uno dei terzini sinistri più di prospettiva in Italia. Solo dopo la mezz’ora la squadra di Braglia (in tribuna), costretta alla vittoria, riesce a creare qualcosa. In due occasioni, al 29’ e al 35’ Lanni però si oppone da campione prima a Arma e poi quando toglie dall’angolino il fendente scagliato da Pellegrini.

CHE TRAVERSA – L’Ascoli comunque c’è e gioca con il coltello tra i denti proprio come vuole il suo allenatore. Pirrone è quello dei giorni migliori, Addae (mostruoso) calamita tutti i palloni su di lui come una piovra. Sulle fasce Nardini e Tripoli ripiegano alla perfezione raddoppiando gli esterni di casa e quando possono ripartono. Grassi ha il compito di servire un indiavolato Leo Perez, fischiatissimo dal suo ex pubblico. Ma sono fischi di paura che l’Arena Garibaldi palesa al 37’. L’ex Pontedera serve sulla destra il soldato bianconero. Perez controlla e scaglia un destro potentissimo che si stampa sulla traversa. Sarebbe stato il gol dell’anno e il pubblico di fede pisana rimane ammutolito per una ventina di secondi. I bianconeri a questo punto capiscono che possono fare il colpaccio. Così sarà.

IL SOLDATO SEMPRE PIÙ DECISIVO – Perez fa le prove del gol al 13’ della ripresa superando Pelagotti ma l’arbitro Illuzzi di Molfetta (ottima la sua direzione) aveva già fermato l’azione per un dubbio offside. Appena 8 minuti più tardi Nardini, uno stantuffo inesauribile sulla destra, mette una palla dentro d’esterno non esattamente da Lega Pro. Perez è perfetto sia nell’inserimento alle spalle di Pellegrini sia nel bucare Pelagotti da bomber di razza. Il boato del settore ospiti che contiene i 600 tifosi ascolani stordisce tutto il pubblico pisano. Una rete pesantissima festeggiata a dovere dal soldato sotto il settore in delirio prima di lasciare il posto a Altinier. Ma manca ancora un quarto d’ora e la strada verso i tre punti si complica maledettamente quando Dell’Orco stende Arrighini lanciato a rete da una delle rarissime sbavature di Pelagatti.

L’APNEA FINALE E LA FESTA – Rosso diretto, Picchio in 10 e tifosi ascolani che respirano quando si rendono conto che si tratta di punizione dal limite e non di penalty. Napoli calcia sulla barriera, la palla si impenna, Grassi libera di tacco poi Iori si butta in area senza però ingannare l’arbitro. Giocatori e pubblico di casa si scaldano chiedendo ciò che non gli spetta. Entra Cristiano Rossi, il Pisa va inevitabilmente all’arrembaggio per provare l’assalto disperato. Gli ultimi minuti si vivono con il fiato in gola, Arrighini centra il palo esterno. Al 90’ Lanni compie una parata prodigiosa in uscita su Arma. È l’ultimo pericolo, dopo 6 minuti di recupero il popolo bianconero può festeggiare insieme alla squadra in un abbraccio collettivo d’altri tempi. Un altro mattone verso il sogno, questo decisamente più pesante di tutti gli altri, quasi un macigno. Ne mancano altri 11.

PISA – ASCOLI 0-1 (primo tempo 0-0)

MARCATORE: 21’ st Perez

PISA (3-4-3): Pelagotti; Lisuzzo, Paci, Rozzio (4’ st Misuraca); Pellegrini, Iori, Morrone (36’ st Floriano), Costa; Arrighini, Arma, Napoli (42’ st Finocchio). A disp. Moschin, Mandorlini, Caponi, Dicuonzo. All. Piccioni (Braglia squalificato).

ASCOLI (4-2-3-1): Lanni; Avogadri, Pelagatti, Cinaglia, Dell’Orco; Addae, Pirrone; Nardini (46’ st Barison), Grassi (33’ st Cristiano Rossi), Tripoli; Perez (29’ st Altinier). A disp. Ragni, Carpani, Berrettoni, Gualdi. All. Petrone.

ARBITRO: Illuzzi di Molfetta

NOTE: ammoniti Cinaglia, Morrone, Cristiano Rossi, Addae, Misuraca. Al 30’ st espulso Dell’Orco per fallo su Arrighini lanciato a rete. Recuperi 2’ pt + 6’ st, corner 7-3, spettatori 8 mila circa di cui 600 provenienti da Ascoli

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